E si ritorna a bomba sul porto di Corigliano Calabro (così come denominato nelle carte nautiche). Un porto che definirei “la Cenerentola” dei porti calabresi!
In questi giorni abbiamo letto che sono stati stanziati dal governo due milioni e mezzo di euro destinati ai porti che ricadono nell’ Autorità di Sistema Portuale dei mari del Tirreno Meridionale e dello Jonio.
Senza intaccare la mia gioia quando sento che arrivano dei fondi per le infrastrutture calabresi e in questo caso sono i porti di Crotone, Vibo e Gioia Tauro, porti a cui sono destinate cospicue somme per il reale sviluppo anche turistico dell’infrastruttura, certamente non possiamo manifestare esultanza per quel poco che arriva al porto di Corigliano “per la viabilità d’accesso”.
Al nostro porto “Cenerentola” sono destinati solo 120 mila euro!
Ma oramai sappiamo con certezza che al porto di Corigliano Calabro, anziché portare turismo e sano sviluppo vogliono portare un cantiere che pregiudicherà lo sviluppo del porto e di tutto il territorio.
Vorrei chiedere ai politici di vario “stato e grado” della fascia jonica: siete a conoscenza del progetto che pende come una spada di Damocle sul nostro porto e che con elevate probabilita (è quasi una certezza) distruggera’ sia la vocazione turistica del sito e contestualmente metterà in seria difficoltà la tanto amata (sempre dai politici attuali di vario stato e grado) marineria di Schiavonea?
Di certo conoscono bene la situazione il sindaco e tutti i consiglieri regionali della fascia jonica ma tutti fanno finta di nulla.
È dubbio se il senatore Rapani sia al corrente di questo nefasto progetto ma a breve gli chiederemo un incontro (come piazza Schiararsi) per esporgli tutte le nostre eccezioni e tutto il nostro disappunto in merito.
Il porto di Corigliano è una porta privilegiata per l’ingresso nella Sibaritide e nella fascia jonica e non deve essere sito di progetti che possono comprometterne la naturale vocazione della pesca e del turismo. Mi auguro che questo grave pericolo si allontani definitivamente dal nostro porto e che le potenzialità di accogliere sia tutta la nostra storica marineria che le navi da crociera siano perseguite e sviluppate, e in tal senso continuerà il mio impegno e il mio lavoro già svolto come ex senatrice nella XIII legislatura.
Nel frattempo assistiamo e proclami e passerelle.