Un dato c’è, ed è quello dal quale partire: in Calabria il numero di persone che si è ammalato nel 2015 di tumore al pancreas è preoccupante. Si parla di 410 casi a fronte dei 12.500 totali a livello nazionale.
Un record negativo che è stato reso noto a Catanzaro nel corso di un convegno denominato “PanCrea: creiamo informazione” il cui obiettivo è quello di promuovere la prevenzione. L’evento è stato organizzato presso l’Università di Catanzaro dall’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica.
Il dato è senza dubbio allarmante, e fa da eco a quanto era emerso lo scorso anno da una ricerca che aveva evidenziato, con stretto riferimento alla provincia di Cosenza, una crescita esponenziale di tumori al colon pari a quella delle regioni industriali del nord Italia.
E se vogliamo proseguire con la serie negativa, nel 2014 era stata riscontrata a Paola, sempre in provincia di Cosenza, una percentuale di nuovi casi di tumore quattro volte superiore rispetto al resto d’Italia.
In sostanza, quella presentata pochi giorni fa dall’Aiom è un’indagine che non fa che ricalcare quanto, purtroppo, già noto a livello locale. La Calabria rischia di restare indietro nella lotta ai tumori, proprio mentre nel resto di Italia si sta tentando di fare qualunque cosa per vincere questa battaglia.
Basti citare come esempio l’impegno profuso a livello nazionale per consentire di utilizzare la cannabis in campo medico coltivando i semi di canapa delle qualità più adatte. I farmaci ottenuti sono impiegati con successo per attenuare sintomi legati proprio alle patologie tumorali. E anche in questo campo la Calabria è purtroppo al palo.
Tornando ai numeri relativi ai casi di tumore al pancreas in Calabria, non è chiaro se vi sia una causa specifica legata al territorio o se si tratti soltanto di casualità; si parla di un tumore piuttosto pericoloso, molto aggressivo e sul quale i cittadini non sono informati a dovere. Come per altre tipologie di tumori, l’arma più efficace in essere ad oggi è quella della prevenzione.
L’evento PanCrea che si è tenuto a Catanzaro ha tentato di accendere l’attenzione proprio sulla necessità di prevenzione mettendo in risalto come, ancora una volta, uno stile di vita sano possa essere l’unico modo per tentare di prevenire l’insorgere di questa patologia.