di Mario Capalbo
In un tempo, dove La Democrazia ed il libero arbitrio, di eludere le regole, sembra una norma, tanto ambita e sostenuta addirittura da un coro di tifosi, bisogna interrogarsi su una giustizia, abusata permessa ed approvata, che modifica il corso naturale del vivere della gente, in quello di porre muri alle speranze dei territori, nel trovare una pace ad un alterata realta’ .
Gli ELETTI VIP (non so da chi), che difendono a spada tratta, truccando le carte sotto gli occhi di tutti, pur di mantenere in piedi il teatrino gia andato in scena al primo atto ” Fondere due comuni di 40000 abitanti” Atto gia metabolizzato e rigettato dai cittadini che ci vivono in questa farsa, dipinta reale, con avremo, faremo e diremo ancora dopo 5 anni, passano al secondo Atto.
L’Atto è sabotare la reazione spontanea del territorio, dare la parola alla gente, con un Referendum, sembra che cio’ abbia dovuto dare un ruolo all’ELETTO Protagonista ( non so da chi) di tirare dal cilindro, un cartello di divieto di transito, per i referendari.
Sara’ che tutto cio’ succede sotto gli occhi di tutti , sostenuto da una parte di popolazione ,che dovrebbe invece indignarsi ed invece no! Che mi preoccupa di piu.
Dico ai tifosi della terza citta, della fusione, dei sostenitori senza capirci nulla degli effetti negativi già in corso della fusione sul territorio, il giorno che succedera’ qualcosa contro una vostra idea, o processo che portate avanti, e l’ingiustiza cerchera’ di prevalere, IO diro’ NO INDIGNATO. Mario Capalbo