Ora la problematica della sanità calabrese si è vestita di una importanza che non ha mai avuto a livello nazionale e governativo e non tanto per la diatriba Strada sì Strada no,
ma per un’implicazione molto più importante che interroga l’idea primaria che guida il senso stesso di un governo nazionale, e cioè se in un momento mai così drammatico per la vita di un intero popolo le priorità non siano quelle che il buon senso, le motivazioni tecnico scientifiche e perfino la ragion di stato dovrebbero che collimare per limitare i danni in termini di vite umane, piuttosto che le vecchie e spuntate regole degli equilibri politici del manuale Cencelli e dei personaggi che tali logiche rappresentano!
Qui oggi in Calabria si pagano ancora di queste cambiali e lo scandalo è che lo si faccia palesemente davanti agli occhi di tutti!
Non si rendono conto a questo punto Speranza, Conte e compagnia cantando di quale rischio stanno correndo ed a noi ci stiano facendo correre, mettendo in corto circuito gli interessi di una qualsiasi congrega politica con quelli di sopravvivenza delle popolazioni, gettando una luce sinistra e tendendo la corda fino al limite di rottura tra il potere e la tenuta del contratto sociale che barcolla davanti agli smaccati e sopratutto inaspettati ed inconcludenti interessi di parte rappresentati da uno Zuccatelli qualsiasi che come ci narra Bersani nelle sue colorite metafore fa la parte della “mucca nel corridoio”!
Ecco la racconto così in Calabria mentre le popolazioni toccano con mano di essere completamente orfane di una politica che li tuteli e li salvaguardi dalle ferite e colpi mortali inferti da questo maledetto virus parallelamente prendono consapevolezza che per l’esecutivo è prioritario tenere la mucca nel corridoio!
Mario Gallina