Mai avrei immaginato di dover elogiare e con sincero entusiasmo e convinzione il mio caro amico Cataldo Russo, perché lui, come me, non ama le blandizie, e, invece, eccomi qui a farlo, dopo che, ammirato, ho udito il comizio d’apertura della sua campagna elettorale.
Ci voleva questo ragazzo cinquantenne, candidato a sindaco suo malgrado, come usa ripetere, per rivitalizzare una campagna elettorale appena agli inizi ma già spenta, noiosa e inconcludente, perché capace solo di esprimere il suo solito copione litigioso, livoroso, ipocrita, umorale e irrazionale.
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