L’ennesimo disastro della fusione. Cantinella e le altre frazioni vicine erano già zone di periferia lasciate al degrado per lungo tempo ed era prevedibilissimo, infatti, era stato ampiamente anticipato nella campagna referendaria che le piccole realtà periferiche sarebbero finite completamente nel dimenticatoio. Il risultato?
A Cantinella hanno voluto la fusione, non voglio farne una colpa, ma come spesso accade è proprio nelle realtà più deboli che, promettendo la luna, i politici di turno raccolgono più consenso. La stessa cosa vale per la rappresentanza: era scontatissimo questo distacco tra l’amministrazione e la città, o meglio, alcune zone della città. Questo è il risultato di un voto che nel nostro paese è troppo spesso legato a pratiche tutt’altro che meritocratiche e poco elevate culturalmente, si vota l’amico dell’amico, l’avvocato o il dottore o, ancora, il sindacalista, quasi come se il loro lavoro non venisse retribuito( non ho nulla contro queste categorie). Il consiglio che mi sento di dare, da libero cittadino, è che ritengo sia bene protestare, anzi, dovrebbero farlo tutti, ma l’arma più forte che abbiamo è la matita. Quando ci arriva una proposta dobbiamo valutarla, confrontarci con i membri della comunità più vicina a noi e poi prendere una decisione. La stessa cosa vale per i rappresentati: dobbiamo conoscerli, dobbiamo fidarci e dobbiamo essere pienamente consapevoli che quella persona veramente merita di rappresentare la mia e la nostra comunità, indipendentemente dal ruolo occupato in società.
un libero cittadino
Giuseppe Sciarrotta