”La disponibilita’ dell’ Arcivescovo Giuseppe Satriano ad accogliere nelle strutture della Diocesi, seppure, ”nei limiti delle proprie possibilita”, immigrati della ”Diciotti”, non puo’ essere considerata aldi fuori di un contesto territoriale di cui sono responsabili le istituzioni preposte”. E’ quanto afferma il presidente del Circolo del Movimento Sovranista-Corigliano Rossano, Rodolfo Alfieri.
”Vorremmo sperare che se, nelle strutture diocesane, ci sara’ ulteriore spazio per ”ospitare”, oltre a quelli gia’ esistenti, anche immigrati della ”Diciotti”, cio’ non sia un ”atto unilaterale” ma condiviso con le istituzioni che attualmente hanno la responsabilita’ della gestione e del governo del territorio sia in termini di sicurezza sia in termini sanitari. Ai cittadini della Diocesi – afferma Alfieri – non sfuggono le problematiche sociali ed economiche che da tempo affliggono questa parte della Calabria, falcidiata dalla disoccupazione, in particolare giovanile, dove crescono il disagio sociale e vaste sacche di poverta’ e dove l’impatto della crisi economica ha agito da ulteriore detonatore. Diventa, pertanto, alquanto problematico affrontare, a qualsiasi livello, con serenita’ il problema immigrati, pur sapendo che non si puo’, dal punto di vista umanitario e per chi ci crede, di carita’ cristiana, negare l’esistenza del problema e ”girarsi dall’altra parte”. Dalle istituzioni preposte al governo del territorio, in particolare dal Commissario che gestisce il Nuovo Comune Corigliano-Rossano sino alle nuove elezioni del Sindaco e del consiglio comunale, i cittadini, ritengo, vorrebbero avere assicurazioni che l’eventuale ”ospitalita’ di nuovi immigrati sia gestita in sicurezza anche da un punto di vista sanitario: abbiamo uffici preposti alla registrazione dei migranti; abbiamo agenti sufficienti al pattugliamento e alla sicurezza del territorio, abbiamo un ospedale capace di affrontare eventuali emergenze, abbiamo un piano sanitario?. Attendiamo che il Commissario dia risposte a tali interrogativi.