Tra le contrade Chiubbica ed Insiti condizioni viarie insostenibili»: in testa ai manifestanti il consigliere Aversente e l’ex assessore Madeo
Sabato di protesta per i cittadini delle contrade Chiubbica ed Insiti di Corigliano Calabro. Ieri, infatti, a partire dalle 7 del mattino, un gruppo di loro ha inscenato un’azione di blocco in uno dei punti più nevralgici della strada comunale che attraversa la zona rurale ed insiste nelle immediate vicinanze della popolosa frazione dello Scalo.
Non erano in tanti ma s’erano organizzati per bene e, nei giorni precedenti la data stabilita, avevano preventivamente informato i vertici provinciali di Polizia e Carabinieri.
Già, ma quali sono state le rivendicazioni alla base dell’azione di protesta e nei confronti di chi?
E’ presto detto. I cittadini di Chiubbica ed Insiti – tanto i pochi che vi risiedono quanti i tantissimi che v’hanno appezzamenti di terreno coltivati ad agrumi – hanno acceso una “vertenza” nei confronti dell’amministrazione comunale di Corigliano Calabro retta dal sindaco Giuseppe Geraci a causa delle disastrate condizioni delle infrastrutture essenziali di quelle zone.
In primis proprio quella strada comunale “colabrodo” che ieri hanno tenuto bloccata al traffico veicolare per oltre sei ore.
A capeggiare l’azione di protesta un consigliere comunale in carica, l’indipendente Giorgio Aversente, ed un ex assessore comunale dell’Udc, Agostino Madeo, i quali vi risiedono, il primo nella nota azienda agrituristica che conduce da anni.
Strade dissestate e piene di buche, spesso veri e propri crateri, che verrebbero ripianati – stando a una denuncia presentata giorni addietro proprio da Agostino Madeo ai carabinieri della locale Stazione – utilizzando terra prelevata dal vicino argine del torrente Coriglianeto da parte di mezzi della Protezione civile in dotazione al Comune di Corigliano Calabro.
Non solo. Già, perché lungo la strada comunale che attraversa Chiubbica ed Insiti da anni esistono i lampioni per l’illuminazione stradale ma gli stessi non sono mai entrati in funzione con le centraline ed i tombini contenenti i cavi elettrici saccheggiati da vandali e ladri, cosa che rende ancora più pericolosa la strada soprattutto per i motociclisti.
Una situazione insostenibile, insomma, per la quale l’amministrazione comunale deve prendere urgentemente opportuni provvedimenti.
E in tarda mattinata hanno fatto capolino, al cospetto degli stessi cittadini in protesta, il presidente del Consiglio comunale, Pasquale Magno, e l’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Granata.
Quest’ultimo s’è pubblicamente impegnato in merito al ripianamento delle buche stradali entro il prossimo mese.
Per il resto s’attendono tempi migliori per le magre casse comunali…