Prosegue senza sosta l’impegno delle Forze dell’Ordine per individuare e punire quanti, in spregio alla pandemia in atto e alle difficoltà alle quali siamo tutti esposti, nessuno escluso, continua ad aggirarsi indisturbato per le vie della città. Straordinaria è l’abnegazione profusa dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano, guidata dal Capitano Cesare Calascibetta, per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico sul territorio comunale, divenuta ancor più capillare e massiccia in questi giorni di piena emergenza sanitaria coronavirus al fine di monitorare la piena attuazione del Decreto emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché le Ordinanze regionali e comunali.
Un notevole dispiegamento di uomini e mezzi che, come già ripetutamente evidenziato negli ultimi giorni, conferma la bontà delle preposte attività nell’esclusivo interesse della popolazione.
Si continuano purtroppo a registrare, all’interno di una cittadinanza per la stragrande maggioranza ligia alle regole imposte (uscire di casa solo per esigenze di lavoro nonché relativa all’acquisto di beni di prima necessità o medicinali), comportamenti irresponsabili che mettono a repentaglio non solo la salute e l’incolumità di chi li compie, ma dell’intera comunità. Imponenti controlli sono stati effettuati nelle ultime ore soprattutto nelle zone periferiche del territorio – Fabrizio, Schiavonea, Cantinella, San Nico, Centro storico – e, proprio nel corso dei medesimi, sono state denunciate ben dieci persone in base all’articolo 650 del Codice Penale, in quanto risultate inosservanti delle vigenti disposizioni. Nel pomeriggio di ieri, cinque persone del luogo sono state sorprese in allegro assembramento in località Fabrizio Grande, nei pressi di un esercizio commerciale aperto ed in regola, mentre stamani altre cinque, nella frazione Schiavonea, così ripartite: 3, sempre di Corigliano, in pieno relax in zona Madonnina, mentre altre due, cittadini di nazionalità straniera, in Piazzetta Portofino e senza alcuna plausibile motivazione, tutti senza rispettare la prevista distanza l’una dall’altra.
Nell’esprimere ulteriore compiacimento e gratitudine nei confronti del Capitano Cesare Calascibetta e dei suoi uomini per quest’ennesima attività, e più in generale per i controlli che ormai non conoscono tregua e rappresentano fonte di sicurezza e tangibile vicinanza per l’intera cittadinanza, giova precisare che i trasgressori non vengono puniti con una semplice sanzione pecuniaria, bensì nei loro confronti scatta un vero e proprio procedimento penale che prevede, qualora condannati, l’ammenda di 206 euro fino a tre mesi di reclusione per i casi più gravi.
Fabio Pistoia