Sarà giudicato con il rito abbreviato Davide M., 17 anni coriglianese, il freddo e diabolico assassino, reo confesso, del studentessa, anch’egli coriglianese, Fabiana Luzzi. Il processo verrà celebrato il prossimo 26 febbraio davanti al Gup del Tribunale per i minori di Catanzaro. La decisione è stata comunicata ieri ed il Gup ha accolto una richiesta in tal senso presentata dagli avvocati difensori del giovane omicida coriglianese, Giovanni Zagarese e Antonio Pucci.
Ricordiamo che in un primo momento lo stesso gup catanzarese lo scorso mese di novembre aveva comunicato alle parti che il processo, con il rito ordinario, sarebbe iniziato il 16 gennaio. A fine febbraio, quindi, Davide M., che si trova rinchiuso nel carcere per minori di Torino “Ferrante Aporti”, dovrà difendersi da pesanti accuse quali omicidio premeditato aggravato e di calunnia nei confronti di altri due minori da lui accusati in un primo momento al fine di depistare le indagini, mentre la famiglia Luzzi ha già fatto sapere che si costituirà parte civile. Sarà così un’aula del tribunale a rivivere il dramma di due famiglie e non solo, perché l’efferato crimine che costò la vita alla povera Fabiana appartiene a tutta una comunità, quella coriglianese che il dramma della famiglia Luzzi ha vissuto per intero. Una città che non può e non deve dimenticare l’orribile e assurda morte di un’adolescente che ha dovuto pagare con la vita per avere scelto di amare quel suo coetaneo che, in un momento di follia l’ha prima accoltellata diverse volte per poi cospargerla di benzina per dargli fuoco. Chi potrà mai dimenticare quella serata del 25 maggio di quest’anno, era un sabato. Intorno alle 20 le redazioni dei giornali vengono allertate perché in una zona di campagna di Corigliano i carabinieri hanno rinvenuto il cadavere semicarbonizzato di Fabiana Luzzi. Della ragazza i genitori, Mario e Rosa, avevano denunciato la scomparsa nel primo pomeriggio del giorno prima, allorquando diversi amici di Fabiana e Davide avevano visto i due, erano poco dopo le 13, lasciare l’Istituto tecnico commerciale, scuola frequentata dalla ragazza, a bordo di un motorino condotto da Davide. Vane furono le ricerche per tutta la serata del 24 e per l’intera giornata del 25 maggio. Nel frattempo i carabinieri avevano messo sotto torchio Davide, il quale nel pomeriggio del 24 si era recato presso il locale ospedale per farsi curare delle escoriazioni causate da liquido infiammabile. Il ragazzo nell’immediatezza verrà trasferito al centro grandi ustionati di Brindisi, ma solo per poche ore, perché già nella mattinata del 25 maggio farà ritorno a casa. Qui viene messo sotto torchio dagli inquirenti e infine intorno alle 19.30 crolla è confessa quando di orrendo ha posto in essere. I militari dell’arma trovano il cadavere semicarbonizzato della povera Fabiana e lo zainetto contenente il telefonino, libri, quaderni, il diario ed altri effetti personali della vittima.
Giacinto De Pasquale