Carissimo Don Vincenzo,
È triste ripensare al passato e rivedere le immagini di questi dieci anni trascorsi insieme, perché dieci anni non sono dieci giorni e non possiamo sminuirli e dimenticarli. Era una afosa giornata di luglio quando è entrato nella nostra comunità e come un uragano ha smosso tutto, dagli ambienti liturgici ai cuori di noi parrocchiani, con la sua semplicità e timidezza fin da subito è riuscito a farsi amare, perché non era arrivato solo il nuovo parroco ma bensì era giunto in mezzo a noi un fratello, un amico, un padre ed una spalla su cui contare.
Era sbocciata una nuova primavera per la comunità di Santa Maria delle Grazie, una stagione durata dieci anni in cui abbiamo vissuto momenti bellissimi: dopo anni il ritorno del GAM a corigliano, i tantissimi pellegrinaggi, il rosario nei quartieri, la via crucis per le strade, il presepe vivente, la peregrinatio della madonna di Fatima e di Lourdes, la passione vivente, le adorazioni eucaristiche e le veglie del gruppo betania, l’estate ragazzi, la novena della Madonna delle grazie con un calendario ogni anno diverso e sempre carico di momenti liturgici e di condivisione e infine i tantissimi momenti con i diversi gruppi parrocchiali. In questi anni abbiamo percepito il suo amore per la nostra chiesetta, una mutazione artistica e stilistica che da uno stile rustico e semplice ha ritrovato quell’armonia e quella bellezza che spetta ai luoghi di culto. Non le saremo mai abbastanza grati perché è riuscito a trasmetterci l’amore nella cura della nostra parrocchia.
Anche nella sofferenza della malattia non si è tirato indietro e con forza d’animo ha spinto con amore la barca della nostra comunità, questo spirito ci ha mostrato la forza del suo animo pronto a lottare per amore di Cristo. Non si è fatto mancare di certo l’amore degli anziani della nostra parrocchia e della casa protetta che in questi anni ha continuamente visitato e custodito con la sua preghiera.
Oltre alla cura per gli anziani in questi anni ha costituito un gruppo di ministranti che con fermezza e dolcezza ha guidato nella liturgia e nell’amicizia, quel gruppo indivisibile ancora resiste e vive nel ricordo dei bei momenti trascorsi in questi anni. Sarà strano non vederla più nella nostra parrocchia e sicuramente ci riempirà il cuore di lacrime, Grazie carissimo Don Vincenzo per tutta la sua dedizione e per il suo essere un vero sacerdote e uomo da imitare.
Lo affidiamo alla materna protezione di Maria affinché benedica il suo nuovo incarico pastorale e non ci dimenticheremo mai del solco che ha scavato nelle nostre vite.
30-9-2019. Antonio