Sappiamo che il progetto di fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano, pur essendo vecchio come il cucco, ha avuto un’inaspettata accelerazione dopo la chiusura del tribunale e il conseguente accorpamento di quest’ultimo a quello di Castrovillari. I soliti benpensanti (politici e commentatori di pronto intervento) hanno vissuto questa morte, per niente improvvisa, come un affronto,
dovuto, dicono, alla perdita di peso politico della città e del territorio, tanto da tirar fuori dal cilindro magico, come ultima spiaggia, viste le inutili contestazioni romane, il coniglio della fusione, con la speranza, da buoni illusionisti, che una città più grande possa avere più peso nelle decisioni che riguardano il territorio. LEGGI ARTICOLO COMPLETO