Cosa si inventeranno, cosa verranno a dirci questa volta, specialmente gli amministratori uscenti, compreso il sindaco e le atre forze politiche, alle prossime elezioni amministrative. Il sindaco, si spera non imputi la colpa dei suoi scarsi risultati ai cosiddetti cani sciolti come li definì tempo nei comizi tenuti in piazza del popolo, piazza salotto e Schiavonea a metà mandato e che a dir suo, raccontano una realtà diversa da quella reale, praticamente secondo il sindaco, dei gufi di renziana memoria.
Questo clima politico da marciapiede e il continuo chiacchiericcio da comare di vicinato denota la confusione politica e la paura per gli attuali amministratori di perdere il potere, e questo credo non giocherà a loro favore visto che al pari delle altre amministrazioni, lasciano un territorio abbastanza degradato dal punto di vista sociale, politico, ambientale, ma soprattutto preda giornalmente del libero arbitrio dove il fare quotidiano viaggia parallelamente con l’illegalità diffusa. E pensare che l’attuale sindaco, a differenza dei tanti altri che l’hanno proceduto al governo della città, ha avuto ed ha dalla sua parte una maggioranza bulgara in consiglio comunale (così è stato anche per gli altri due suoi mandati) che non gli ha creato grattacapi, a parte l’ex assessore Siinardi, subito licenziato. L’avere imposto la sua militanza politica, il suo carisma ai suoi consiglieri comunali, molti di loro alla prima esperienza politica, le è venuto facile, anche perché molti di loro per mantenere il potere, per non vedersi esclusi dai giochi politici prossimi e dalle liste che la affiancheranno sono disposti a tutto pur di entrare nelle vostre grazie e far parte della squadra che la sosterranno per la sua quarta candidatura, perché di certo lei si candiderà a meno che non lascia la presa per attuare la famosa staffetta (Geraci- Dima) che lei ha sempre negato. In questi quattro anni, e glielo dico con rammarico, senza trionfalismi lei ha disatteso le speranze di quanti lo hanno votato, tutti credevano in un autentico cambiamento di rotta, discontinuità con il passato, il primato della buona politica, invece nonostante la sua vittoria schiacciante, indiscussa si è limitato a mantenere in vita i vecchi schemi politici concepiti fino adesso, al pari degli altri ha governato il quotidiano, ha alimentato il chiacchiericcio di piazza non discostandosi dalla normale routine, grazie anche ad una opposizione di facciata, tollerante, inefficace, sganciata dalla scuola, dalla disciplina dei partiti. Signor sindaco, prima della fine del suo mandato affronti e risolva i problemi come: la diffusa evasione dei tributi che in alcune realtà del territorio supera il 70%, come gli altri, la tollera, come le altre amministrazioni non affronta il problema per non compromettere il consenso elettorale che gli viene da questa fetta di società, non ha dato risposte per quanto riguarda la odiosa tassa sulla depurazione, tra l’altro non dovuta nonostante la chiara posizione di più sentenze emesse in merito, non ha nemmeno sfiorato il delicato problema dell’immigrazione clandestina che tanti problemi comporta al territorio, eppure i poteri che la legge Bossi- Fini le dà sono chiari, intervenga per come gli è dovuto. Fa che gli immigrati vengano censiti ed iscritti negli elenchi dei residenti e dei contribuenti al pari dei tanti Coriglianesi che le tasse le pagano. In tema di sanità non ha assunto una posizione chiara, sul destino del Guido Compagna, sull’ospedale unico, posizioni blande, come lo stesso sulla fusione Corigliano- Rossano, assenze di politiche concrete sul recupero del centro storico oramai sommerso nel degrado sociale ed abitativo. La foto del degrado ce la dà Villa Margherita, una volta luogo di incontro ed oggi ridotta ad un accumulo di sterpaglie secche, lampioni rotti, ritrovo di immigrati dediti all’alcool e rifugio per i tanti sfortunati cani randagi. Silenzio assoluto sul destino di palazzo Bianchi, comprato da lei con soldi pubblici circa 20 anni fa ed ancora avvolto nel mistero per quanto riguarda la sua destinazione, per non parlare dell’aumento spropositato dei tributi ed una rete idrica da terzo mondo dove le tante rotture (Piana Caruso per tutti) priva per giornate intere, comunità che l’hanno votato, del bene prezioso come lo è l’acqua e di cui il comune pretende tributi esorbitanti.
Per il movimento centro storico: Luzzi Giorgio.