Caro direttore, professore, ispettore, dott. Fusca,
a me piace chiamarti semplicemente maestro, perché credo che è l’appellativo migliore per definirti. Maestro di vita, di cultura, di psicologia-pedagogia-didattica, d’arte. Mi hai insegnato tante cose, mi hai guidato verso il percorso dell’insegnamento con dovizia e maestria, mi hai formato per permettermi di volare da sola.
Sono una delle tue tante maestre arricchite dai tuoi insegnamenti, che, come piaceva dire a te, erano a ”tuttotondo”. Sei una persona unica, speciale, che hai lasciato un segno indelebile. Lassù andrai a parlare di scuola e sicuramente avrai tanti ascoltatori. Un abbraccio particolare alla tua famiglia. Grazie di tutto quello che mi hai trasmesso. Ciao.