Si inaspriscono le relazioni sindacali tra la dirigenza dll’Asp di Cosenza e i rappresentati la Rsu aziendale. A far capire il clima, abbastanza teso, che si è venuto a creare tra azienda e lavoratori è una lettera che il Coordinatore la Rsu, Mario Fusaro, e il presidente dell’organismo, Italo Le Pera, hanno inviato al direttore generale dell’Asp/Cs, Raffaele Mauro, al responsabile risorse umane, Remigio Magnelli e al referente amministrativo aziendale.
Al centro delle polemiche tra azienda e Rsu l’erogazione della produttvità per l’anno 2014 e la prograssione economica orizzontale. Fusaro e Le Pera nella lettera scrivono: “In riferimento alla vostra comunicazione del 29 marzo scorso con la quale ci si informa sulle decisioni assunte dal Collegio Sindacale nel corso dell’incontro da voi tenuto in data 22 marzo 2016, per quanto attiene alla erogazione della produttività anno 2014 e alla progressione economica orizzontale, vi significhiamo quanto segue. A nostro parere – fanno sapere coordinatore e presidente della Rsu – quanto contenuto nel documento, non rispetta l’accordo sindacale sottoscritto con codesta Azienda nella seduta del 14 dicembre 2015. Per tutto quanto sopra, diffidiamo formalmente, – ed è questa la netta presa di posizione – con contestuale messa in mora, codesta Asp, nella persona del legale rappresentante pro-tempore, al rispetto di quanto sottoscritto nell’accordo stipulato in data 14 dicembre 2015. Invitiamo pertanto, questa Direzione generale, a voler disporre tutti gli atti per la conseguente erogazione della produttività anno 2014 con la mensilità di aprile 2016, e per la definizione delle progressioni economiche orizzontali del personale del comparto, atteso che – così termina il testo della mettera di Fusaro e Le Pera – le procedure per il passaggio alla fascia superiore del personale avente diritto, sono state regolarmente espletate”. Adesso i rappresentati dei lavoratori verificheranno quale sarà l’atteggiamento dei responsabili dell’Azienda sanitaria riguardo questa diffida, dopo di che decideranno eventuali azioni di lotta da portare avanti per far valere i propri diritti. E’ chiaro che alla luce di questa presa di posizione i rapporti tra vertici dell’Asp e rappresentati dei lavoratori sono abbastanza tesi tenuto conto che, come si legge nella lettera gli accordi presi in precedenza erano diversi da quelli che, invece, l’azienda ha comunicato nei giorni scorsi. Non è da escludere, come si diceva, l’avvio di forme di protesta da parte dei lavoratori affinché vengano rispettati gli accordi raggiunti. Certamente ne sapremo di più nei prossimi giorni.