Ciao Zio Gennaro in questo periodo a dire la verità’ ti sto’ pensando molto,sai perché’ mi domando e chiedo a me stesso il tuo sacrificio e’ servito per davvero?. Non ti ho mai conosciuto, ma mi presento sono figlio di una tua nipotina che a suo tempo si chiamava Giorgia ed ora è con a te,so che ti chiami Gennaro perché me lo disse questa tua nipote,
sei sempre stato presente nella nostra vita perché’ la tu foto era appesa in casa,eri un bel ragazzo avevi 25 anni e il RE ti ha voluto nei suoi soldati,tu fai parte di quei 12.000.000 di militari giovani o meno giovani che hanno sacrificato la propria vita per questa patria,patria che il tuo pronipote non ama più,
ti chiedo e mi chiedo: se tu’ avresti avuta la possibilità’ di scegliere o di vedere il futuro della tua patria che fine ha fatto avresti per davvero scelto di sacrificare la tua vita?,una mezza risposta credo di averla pure io NO.
Ritorniamo a te’,sei caduto in guerra appena due mesi dopo arruolamento,la bisnonna di certo non si aspettava quel fonogramma che tristemente annunciava non la tua morte ma il tuo nome iscritto fra i dispersi modo tale di dare falsa speranza alla tua famiglia,ci sono voluti ben 40 anni e la testardaggine di un tuo pronipote a ritrovare le tue spoglie e riportarle a casa con tutti gli onori di una intera comunità’,ora giaci sereno nel monumento voluto fortemente da un tuo concittadino unitamente ad altri tuoi commilitoni.
Caro zio Gennaro ora sono trascorsi oltre mezzo secolo e guerre non accadano più ma se ci fossero e’ tutta una altra guerra,ma la tua patria a cui ai dato la giovane vita sta abbandonando i tuoi pronipoti per aiutare altra gente di altre nazioni e come una guerra lasciare che i propri figli muoiano non per le bombe o pallottole ma di fame e stenti.
Caro Zio Gennaro volevo solo dirti queste parole ti ho scritto e l’indirizzo me lo ha fornito una farfalla
VIA DEL PARADISO N.
Tuo nipote con amore