Con il numero in distribuzione in questi giorni il mensile locale, distribuito gratuitamente, “Veteranova” diretto dal prof. Giulio Iudicissa compie quattro anni di vita. Si tratta di un periodo culturale che si occupa di storia e tradizione locale ma non solo. Al direttore Iudicissa abbiamo chiesto di parlarci di questa iniziativa. “Se non è orgoglio quel che sento – afferma – compiacenza lo è senz’altro.
L’aver pensato, quattro anni fa, ad un foglio, che si avventurasse nei secoli trascorsi della nostra città, fu idea per me bella, ma non semplice da realizzare. E ciò per una manciata di motivi, ai quali già da parte mia avevo pensato e che qualche amico mi metteva anche innanzi, prospettandomi gli scogli, soprattutto, in rapporto alle mode correnti. V’era spazio per un periodico – si chiede Iudicissa – che al racconto stringato, unisse una semplicità di grafica ed una essenzialità di immagini? Decisi, alla fine di partire, in contrapposizione a nulla e a nessuno, ma con la prospettiva di offrire un prodotto pressoché unico per tema e per tipologia di lettori: la storia locale, nella sua varietà, riproposta a quanti sentivano e sentono il richiamo degli usi, della lingua e delle vicende passate. Con moderazione di pensiero e con semplicità di lingua, avendo chiaro che il passato è passato e che, pur amandolo, bisogna fare i conti con le esigenze del nuovo che avanza. VeteraNova è tutto qui. Il vecchio e il nuovo, che, lungi dal confliggere, dovrebbero, sia pur faticosamente coordinarsi e convivere. Bella sarebbe quella città, che, – aggiunge il direttore – conservando le opere dei padri, ad esse riuscisse ad accostare le opere delle più fresche generazioni! Questo, in sintesi, il messaggio a me stesso prima e, poi, ad una comunità, che a volte si sperde nel rumore e nei colori dell’insignificante, complici cultura e politica. Ho fatto tante cose, nelle tante stagioni della mia vita. Ora faccio questo giornaletto, pensando sia cosa buona. Un giorno, mi auguro di poter dire: ho fatto ciò che era nelle mie possibilità fare, nel lavoro e nel tempo libero, da solo o in buona compagnia. Progetti per il 2016? Uno: che mi restino – così termina Iudicissa – la collaborazione degli amici e l’attenzione dei Coriglianesi d’ogni dove”.