Su come il Comune gestisca in maniera approssimativa i tributi (si veda la TARI anno 2015) è ormai evidente a tutti. Tuttavia dove l’amministrazione Geraci da grande prova di sé è nella gestione dei fondi statali destinati alle scuole cittadine. La questione è così grave che alcuni dirigenti scolastici portati allo stremo denunciano lo stato dei fatti sui social, altri ancora, sperano che non accada il peggio visto lo stato fatiscente di alcuni immobili che ospitano le scuole.
Tra crolli di cornicioni, infiltrazioni piovane, perdite costanti di acqua potabile e l’assenza completa del servizio per giorni, oltre che una scarsa manutenzione su caldaie ormai al collasso e nemmeno più la carta igienica per i piccoli delle scuole materne, il diritto allo studio, fatti i dovuti scongiuri, è oggi più una scommessa che un principio costituzionalmente garantito. Se le scuole cittadine resistono ancora, bisogna ringraziare chi si assume l’onere di responsabilità gravi e l’onore di metterci la faccia in qualità di dirigenti scolastici e di docenti. Ciononostante l’amministrazione Geraci ha deciso di chiudere la partita del diritto allo studio non solo per le gravi negligenze dimostrate sul campo, ma, deliberatamente, privando del futuro molti bambini e ragazzi, difatti, impedendo alle famiglie meno abbienti la possibilità d’ acquisto dei testi scolastici per i propri figli.
Per l’anno scolastico 2013/2014, il contributo che lo Stato italiano ha erogato per le famiglie meno abbienti, a rimborso di somme già spese per testi scolastici, risulta essere di circa 130 mila euro. Così anche per l’anno corrente 2014-2015. In totale la cifra direttamente accreditata dal Ministero dell’ Interno al Comune di Corigliano, per i due anni, risulta essere, all’incirca di 260 mila euro. Di queste somme il Comune ha deciso, (determina n.1407\2014), unilateralmente di trattenere 80 mila euro circa (40 mila per ogni anno) quale forma compensativa, a saldo di balzelli e tributi, da quelle famiglie che, nonostante siano beneficiarie, risultino non in regola con il pagamento delle tasse. E’ da qualche tempo ormai che diversi ragazzi delle scuole medie (da quest’anno verranno coinvolte anche le scuole elementari) del territorio si sono presentati alle lezioni senza libri di testo e le loro famiglie, ovviamente umiliate da quanto accaduto, tacciono per il grave imbarazzo. Seppur è doveroso il principio secondo cui le tasse devono essere pagate, il metodo adottato dall’amministrazione Geraci appare molto controverso e legalmente discutibile. Nella fattispecie il Comune ha deciso d’immobilizzare decine di migliaia di euro in attesa che il cittadino, un bel giorno decida “volontariamente” di compensare, con il contributo librario, gli eventuali debiti comunali. Una situazione che difatti comporta un’indubbia ingiustizia sociale dovuta ad una errata applicazione della legge da parte dei funzionari comunali.
La questione della compensazione era stata affrontata con un atto deliberato dalla triade commissariale presieduta dalla d.ssa Scialla (delib. n.71 del 6 giugno 2013) che ne richiamava lo stato volontario di scelta e non l’obbligatorietà. A tal riferimento nella delibera commissariale veniva richiamato l’art. 1246 del Codice Civile in cui l’eccezione di cui sopra si esplicita al comma 4 “La compensazione si verifica qualunque sia il titolo dell’uno o dell’altro debito, eccettuati i casi […] c. 4- di rinunzia alla compensazione fatta preventivamente dal debitore.” E’ dunque evidente che i contributi per i buoni libro, senza la preventiva condizione volontaria del debitore (beneficiario del contributo), non possono essere compensati d’ufficio. Pertanto la base volontaria di compensazione deve essere intesa quale condizione di scelta etica e non un’imposizione, peraltro, illegale, o peggio, essa non può determinarsi come un vero e proprio atto coercitivo, con l’aggravante che non si tratta di un semplice recupero crediti ma di minori, che vivono uno stato di disagio economico. Per di più ledendo il diritto allo studio. Invero, bloccando il contributo ai genitori, necessario per l’acquisto di altri testi, s’ impedisce di fatto al minore di accedere alla formazione e all’ istruzione scolastica, condizioni necessarie ed inalienabili per la crescita equilibrata del minore. Se il principio, adottato dal Comune, secondo cui “si può trattenere qualsiasi credito per compensare i debiti”, dovremmo aspettarci un vero e proprio blocco dei contributi per i libri e non solo. Difatti, con l’esosa Tari richiesta ai coriglianesi per l’anno 2015 che ha portato ad una rivolta cittadina per gli aumenti salatissimi, alla già scaduta prima rata i morosi saranno aumentati sensibilmente e, quindi, si rischia di avere una percentuale altissima di contribuenti che si vedranno trattenuti i buoni libro a “compensazione” della Tari. Ovvero, non verrà più garantito il diritto allo studio a quei minori che appartengono alle fasce sociali meno abbienti.
Così facendo il comune contravviene ai Principi costituzionali, peraltro, richiamati nello statuto comunale: “2. Il Comune ispira la propria azione al principio di solidarietà e opera, per affermare i diritti dei cittadini, per il superamento degli squilibri economici, sociali, civili e culturali e per la piena attuazione dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale, dei sessi, per il completo sviluppo della persona umana.”
Per i gravi motivi esposti abbiamo, quindi, ritenuto opportuno portare a conoscenza dei fatti tutti i Dirigenti scolastici del territorio, ed investire la Magistratura ed in particolare il Tribunale dei minori di Catanzaro affinché si faccia luce su quanto in questa sede denunciato.
Pertanto, invitiamo, l’Amministrazione comunale, il sindaco Geraci, a voler porre fine a questa controversa vicenda, e di voler erogare immediatamente tale contributo a tutti gli aventi diritto, così da scongiurare che le centinaia di famiglie coinvolte non decidano, in un eventuale procedimento, di costituirsi in giudizio con gravi ripercussioni amministrative ed economiche per il Comune di Corigliano.
Sicuri di un positivo riscontro porgiamo distinti saluti
Comitato Coriliani