Con la presente vogliamo denunciare la situazione, ormai giunta al collasso, in cui si trovano ad operare Infermieri, Medici e personale di supporto sanitario. Nonostante una nostra richiesta di incontro urgente con il Commissario Straordinario, inviata tramite fax in data 22 aprile 2015, ancora ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna convocazione da parte dell’ASP di Cosenza.
Assistiamo quotidianamente allo scempio che fa riferimento allo “scippo” di personale infermieristico, il quale viene continuamente inviato ad effettuare servizi fantasma, tenuto conto del fatto che detti servizi sono stati dismessi per effetto del piano di rientro. Abbiamo contezza ormai che non possiamo fidarci più di nessuno. Le politiche sanitarie nella nostra regione, ed in particolare nella nostra ASP, hanno distrutto un patrimonio strutturale ed umano faticosamente costruito negli anni, e la risposta alle richieste di salute e assistenza da parte dei cittadini viene spesso liquidata con parole logore e chiacchiere da bar. Per non parlare dello “scaricabarile” al quale assistiamo quotidianamente quando cerchiamo di rintracciare delle responsabilità oggettive su quanto avviene. Troppo facile e troppo comodo fare i dirigenti sulla carta o in busta paga, senza poi assumersi le conseguenti responsabilità! Nel nostro territorio (Ospedale di Corigliano) il personale è ridotto al lumicino ed è ormai allo stremo delle forze, pertanto diventa sempre più grave soddisfare le giuste esigenze dei cittadini utenti. Così accade spesso che le responsabilità del malessere ricadono sul personale esposto in prima linea, ovvero gli Infermieri.
Pertanto il NurSind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche a tal proposito ricorda che nulla è cambiato da quando denunciavamo all’Ispettorato del lavoro di Cosenza la carenza di personale Infermieristico presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Corigliano. Non ultimo, una nota del 12.01.2015 inviata dal Responsabile del Pronto Soccorso f.f. ai vertici dell’ASP, con la quale si evidenziava l’urgente carenza di personale afferenti varie figure professionali.
Per non parlare della Psichiatria per la quale è programmato un progetto di ristrutturazione e di adeguamento dei posti letto: il nostro ex Direttore Generale f.f. e l’attuale Capo Dipartimento di Salute Mentale hanno provveduto a trasferire due Infermieri presso l’Ospedale di Trebisacce, struttura tra quelle dismesse, senza tenere conto che nella logica di una ristrutturazione ed un aumento dei posti letto, il personale bisogna aumentarlo e non diminuirlo! Il tutto è avvenuto senza che mai sia stato interpellato il Direttore della SOC del SPDC, né tanto meno il Coordinatore Infermieristico. Ricordiamo che la Psichiatria, così come il Pronto Soccorso e il 118 PET, sono servizi che gravitano nell’area dell’emergenza-urgenza e che pertanto sono ad elevato tasso di assistenza.
La situazione non cambia di molto negli altri servizi presenti presso il Presidio Ospedaliero di Corigliano.
A questo punto è chiara l’intenzione da parte dell’Azienda Sanitaria di Cosenza di privare l’Ospedale di Corigliano di personale Infermieristico, Medico e di supporto sanitario, necessario per garantire i livelli minimi di assistenza. E se queste sono le nuove politiche di offerta sanitaria nel territorio della Sibaritide – che costringe i pochi rimasti a lavorare con carichi di lavoro e turni insostenibili – bisogna essere consapevoli che gli stessi non saranno in grado di assicurare continuità di servizio e assistenza all’utenza.
Ci appelliamo pertanto a tutti i Dirigenti Aziendali del Risk Management e quello della sicurezza sul luogo di lavoro per i forti rischi di errori professionali e di incolumità che la situazione attuale presenta.
Cari Dirigenti, Sindaco della Città, Istituzioni della Sanità, Politici, garanti della tutela della salute dei cittadini, può un territorio così vasto e con una densità di popolazione come il nostro restare con pochi Infermieri e Medici nei servizi di EMERGENZA/URGENZA (PRONTO SOCCORSO 118-PET – PSICHIATRIA) ?
Confidiamo che un atto di orgoglio possa portare tutti a tutelare la salute dei cittadini e garantire almeno i livelli minimi essenziali di assistenza, per pazienti che a volte si trovano in imminente pericolo di vita: la qualità assistenziale è e deve essere una priorità!
Corigliano Calabro 29 maggio 2015
La Segreteria Provinciale
NurSind Cosenza