È doveroso per me ringraziare tantissimi amici e conoscenti che nelle ultime ore mi hanno incoraggiato a non mollare, a non lasciare campo libero a chi non vuole scrivere una pagina nuova per questo territorio. Grazie, grazie a tutti quelli che credono che ancora non tutto è perduto, che è possibile percorrere una strada alternativa alla rassegnazione.
Presto, molto presto, vedremo il solito film: movimenti, associazioni, aggregazioni politiche di ogni genere e tipo farsi avanti per assaltare la “diligenza” e farci credere di salvare la Città; peccato che dietro ci sarà sempre chi è interessato a soddisfare ambizioni personali, per entrare nella “stanza dei bottoni” e sostituirsi a chi oggi sta demolendo definitivamente la nobile ed antica arte del politico illuminato.
Io credo invece che questa volta il tutto deve nascere dalla coscienza del singolo cittadino e capire cosa davvero chiede. Pur non essendo convinto che ci sia tanta voglia da parte del singolo di combattere un sistema malato nelle fondamenta, basato su una tolleranza eccessiva ad abusi di ogni genere, credo che sia necessario fare una verifica sul campo della consultazione proponendo un’azione di governo di estremo rigore. Oggi, se vogliamo davvero investire, dobbiamo abbattere la forma mentis che tutto è possibile purché ci sia scambio di favori, di voti e perché no, anche di soldi.
Chi si candiderà dovrà avere il coraggio di dire in campagna elettorale che la festa è finita, si cambia registro e chi sbaglia paga perché i controlli saranno serrati. Questo mi aspettavo da chi ha una storia politica ispirata al grande Giorgio Almirante che, pur essendo stato fuori dall’arco costituzionale, ha dato un grandissimo contributo a rendere grande l’Italia e che, purtroppo, oggi risulta essere stato tradito paradossalmente proprio da chi doveva onorarne la memoria.
Caro Giuseppe, svegliati, puoi ancora riscattare un grande Popolo!
Cataldo Russo