Una vecchia canzone di Domenico Modugno, recitava: “Il vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa, mi dispiace ma non c’è posto, non c’è posto per carità”. Una canzone datata, ma resa attualissima dalle miserabili condizioni in cui versa il Cimitero di Corigliano. Infatti, alla data odierna, 27 Defunti stazionano nella camera mortuaria del Cimitero cittadino, in attesa di una degna tumulazione.
Che questa Amministrazione Comunale non fosse in grado di prendersi cura dei vivi, è cosa ormai nota; ma che non fosse in grado di prendersi cura nemmeno dei morti, è un fardello morale gravoso, ma anche il pesante balzello che la Città paga per l’incuria e l’inettitudine amministrtativa dei governanti locali.
Basterebbe conoscere un pò di vicende nostrane. Fra queste, la cinica statistica anagrafica, che registra mediamente circa 300 morti annui. Ora, sappiamo bene che la programmazione non appartiene ai nostri amministratori, ma se il Sindaco, o l’Assessore al ramo, con un minimo di diligenza si fossero chiesti quanti loculi cimiteriali comunali servono annualmente, avrebbero potuto tranquillamente provvedere ad avviare per tempo la costruzione dei loculi necessari. Costruzione che è partita solo a dicembre scorso, cioè quando i loculi disponibili erano già abbondantemente esauriti; ora, se tutto andrà bene, si potrà dare degna sepoltura ai Deceduti in attesa, solo a fine gennaio. Ma allora i Morti in attesa potrebbero essere almeno 40. E pensare che questa dannosa Amministrazione incassa per ogni sepoltura circa 1.000 euro, e che pertanto gli incassi annui totali sarebbero più che sufficienti a garantire tutti i servizi cimiteriali, compresa la costruzione di nuovi loculi.
Questa grave incapacità offende la memoria dei nostri Cari, che ci hanno lasciato e che rimangono in attesa dei comodi degli amministratori, ma offende ancor più il lutto dei familiari, che al dolore per la perdita di un Congiunto aggiungono anche l’angoscia di non poter dare loro una dignitosa sepoltura e di non poter deporre un fiore. Ma si aggiunge anche la rabbia dell’intera Città, mai come oggi consapevole di essere governati da un’A.C. incapace di far bene non solo ai vivi, ma anche ai Morti.
Il Sindaco ne sappia trarre le dovute conseguenze, prendendo atto del fallimento suo e dei suoi incapaci assessori, e restituendo alla Città un mandato che non sta per nulla nè onorando nè rispettando.
Partito Socialista
Sezione di Corigliano