Sono passati oltre 3 anni dall’insediamento dell’attuale sindaco Geraci e, arrivati a questo punto, si può certamente affermare come nessun problema dei centinaia e centinaia di cui soffre la Città sia mai stato risolto, nemmeno in minima parte. Le aliquote dei tributi continuano a restare ai livelli massimi consentiti dalla legge. Non è stata realizzata nessuna azione seria e concreta ai fini del taglio della spesa improduttiva che potesse consentire, successivamente, un alleggerimento delle tasse.
La Città continua a permanere sull’orlo del dissesto e, ci si chiede, se la Corte dei Conti sia stata debitamente informata del piano dei tagli promesso e mai mantenuto dall’Esecutivo Geraci al fine di evitare il dissesto finanziario. Un esempio su tutti è il canile. Non solo il comune continua a spendere oltre 300’000 euro all’anno per il mantenimento dei cani randagi ma, al contempo, nulla è stato fatto nell’ottica della sterilizzazione degli animali randagi i quali continuano a riprodursi e poi, ovviamente, finiscono al canile a spese nostre. Nessuna azione concreta è mai stata rivolta al recupero dei tributi residui. Milioni e milioni di euro che dovrebbero essere recuperati e che non si capisce bene in che modo l’Amministrazione intenda recuperarli. E, nel frattempo, la riscossione viene effettuata da una società esterna con 2 dipendenti a tempo pieno e 5 a tempo parziale, per una popolazione di 40’000 abitanti. Ancora, l’Amministrazione piuttosto che recuperare i 460’000 euro distribuiti indebitamente ai dipendenti comunali ha continuato ad erogarne ulteriori 400’000 agli stessi dipendenti e questo solo negli ultimi 12 mesi. Salvo poi rendersi conto, nello scorso 29 luglio, che dovevano invece provvedere a recuperarli. Staremo a vedere cosa ne penseranno il Ragioniere Generale dello Stato e la Corte dei Conti di tutto questo teatrino. La Meris, dopo oltre 4 anni, continua a permanere in stato di liquidazione. Anzi, la liquidazione non solo non è mai finita ma non è neppure mai iniziata. E intanto l’amministrazione paga mensilmente da 4 anni il liquidatore, ovviamente a spese nostre. Tutti gli appalti, o quasi, sono in proroga, alcuni da anni, e senza alcuna plausibile giustificazione. Un esempio su tutti è l’appalto per la raccolta dei rifiuti. Milioni e milioni di euro in costante proroga. Senza contare le centinaia e centinaia di migliaia di euro spese in raccolta differenziata che, nonostante le strombazzate dell’amministrazione, è a livelli percentuali di un qualsiasi paesello del terzo mondo. Manto stradale completamente usurato e distrutto in numerose zone della Città e per il quale l’unica soluzione che riesce a trovare l’amministrazione è tappare le buche con sacchetti di bitume, quando le tappa. Buche che puntualmente si riformano il giorno dopo. Reti idriche e fognarie che non riescono a reggere già alle prime gocce di pioggia, con conseguenti allagamenti e tombini che si trasformano in geyser come in Islanda. Senza contare le pompe di sollevamento che scaricano a mare. Oramai, per farsi il bagno a Schiavonea, bisogna laurearsi in meteorologia per capire se il vento e le correnti porteranno al largo o a riva le acque reflue, giusto per non correre il rischio di buttarsi in acqua ed uscire fuori color nutella. E senza contare le centinaia e centinaia di migliaia di euro che il comune spende per la depurazione delle acque. Patrimonio comunale completamente lasciato allo sbando. Immobili concessi gratuitamente a questo e quell’altro. Centinaia e centinaia di ettari di terreno di proprietà del comune ed occupati da livellari per i quali non si incassa neppure un euro. Opere pubbliche, vedi piazza salotto e waterfront, che non si capisce se siano già state completate oppure no, che prima decidono di inaugurare piazza salotto e poi oppure no, visto che non si capisce se la piazza è finita e che fine faranno i parcheggi sotterranei, la fontana, ed il sottopasso pedonale al momento inutilizzabili, così come non si capisce che fine farà il waterfront che si arresta al tropix e ricomincia subito dopo. Men che meno si può sapere se il Comune abbia contestato qualcosa a qualcuno. Non sia mai. Debiti fuori bilancio che da eccezione sono diventati regola ferrea che si verifica ogni anno per centinaia e centinaia di migliaia di euro se non milioni. Soldi buttati via in gozzovigliate al castello, spettacoli di teatrino amatoriale, restauri di proiettori e addetti stampa mentre mezza popolazione non sa come fare a portare una misera pagnotta sulla tavola. E dopo tutti questi sfaceli, dopo tutto questo scempio, dopo il perpetrarsi del nulla sul nulla, questi stamattina si permettono pure di organizzare le sfilate al castello, con annessi e connessi comunicati stampa per farci capire quanto sono belli e quanto sono bravi ma, soprattutto, per spiegarci che sono i primi in Italia. Spero di avervelo spiegato bene, in questo breve articolo, in che cosa siete primi, così come avrò cura di spiegarvelo in altre sedi, molto presto e molto meglio.
Il Risolutore