Siamo consapevoli che il momento che sta vivendo la nostra città è tra i più difficili e tragici della sua storia. Un momento di crisi apertasi con lo scioglimento dell’amministrazione Straface e non ancora terminato. Siamo ben consci, tra breve, potrebbe aprirsi una fase di dissesto che condizionerà in maniera definitiva la vita della città.
E, non lo nascondiamo, quello che più ci preoccupa, è la superficialità con cui ci si è avvicinati a tale appuntamento. Si pensi alla presentazione delle linee programmatiche, in ritardo e prive di una discussione che si realizza solo oggi; si pensi alla leggerezza con cui si sono affrontate le questioni delicatissime su abusi edilizi ed affitti in nero che hanno interessato importanti parti dell’amministrazione comunale. Si aggiungano i preoccupanti atti compiuti ai danni di diverse autovetture che fanno da preludio a situazioni difficili.
Però crediamo che, nonostante tutto, esista un ruolo da continuare ad esercitare, quello d’amministratore, esiste un dovere verso la cittadinanza, quello di dare risposte chiare e soddisfacenti.
Nelle scuole, elementari e medie, insistono circa trenta bambini che presentano gravi disabilità fisiche e mentali. Loro diritto fondamentale è quello di avere, oltre che l’insegnante di sostegno che si occupa della loro istruzione, anche la figura dell’assistente specialistico che ha il compito di assistere il ragazzo nei suoi bisogni di natura fisica ma, all’occorrenza, anche d’essere di supporto alle esigenze scolastiche. Si tratta di figure specializzate che hanno il compito fondamentale di aiutare i ragazzi a colmare gli svantaggi rispetto ai propri coetanei, andando in esecuzione di principi costituzionali inalienabili.
Ora, probabilmente a causa della situazione economica dell’ente erogatore, il Comune, questa assistenza risulta sospesa e non è dato sapere se e quando riprenderà. Appare chiaro che non è pensabile di demandare il problema alle famiglie ovvero alla buona volontà di insegnanti, di sostegno e non, poichè ci troviamo anche d’innanzi a tipologie di disabilità diverse e particolari, alcune particolarmente complesse, che devono avere un supporto adeguato e competente. Questo implica un intervento tempestivo ed efficace dell’amministrazione comunale, che comunque, ancora una volta, subisce il destino cinico e baro invece che cercare di prevenire gli strali d’una avversa sfortuna, affinchè si garantisca il rispetto di questi diritti non contrattabili. Si trovino le risorse economiche, pensiamo che, ad esempio, con i soldi dell’inaugurazione del Quadrato Compagna e con le parcelle liquidate ad alcuni professionisti, che sicuramente non versavano in condizioni d’indigenza tali da necessitare un’immediata liquidazione delle prestazioni, per consentire la proroga dell servizio- circa 35mila euro fino alle vacanze di Dicembre- e garantire una prima risposta al cittadino.
Non ci dimentichiamo certamente di notare come, anche in questo caso, si tratta delle dirette conseguenze, parliamo della difficoltà delle amministrazioni comunali a fornire determinati servizi, di scelte politiche nazionali che hanno piegato le esigenze dell’economia finanziaria rispetto alle esigenze ed ai diritti costituzionali dei cittadini. Lo abbiamo subito nella sanità con tagli in termini di prestazioni e posti letto, lo subiamo nel sociale con servizi -dai trasporti scolastici alle mense, dagli assistenti specialistici alle assistenze domestiche ai servizi tutelari- che vengono messi in discussione a causa delle scellerate esigenze del “Patto di stabilità”. Questo modello non ci piace, non lo abbiamo mai votato e, dove amministriamo come SEL, lo abbiamo messo in discussione anche nelle sedi opportune.
Si tratta, in buona sostanza, di scegliere, ancora una volta, le priorità che ciascuno decide di stabilire…le nostre non saranno mai quelle del mondo della finanza.
Alberto Laise coordinatore cittadino SEL Corigliano