Magiche le elezioni, a fare promesse siamo i campioni
Passo l’inverno a tenervi buoni
Cerco l’estate quaggiù in città
E allora sì, propaganda, propaganda
Non c’è più niente che mi manca
E allora sì, propaganda, propaganda
La risposta ad ogni tua domanda
Fabri Fibra, Colapesce e Dimartino dettano i tempi della nostra campagna elettorale. Il motivetto, secondo alcuni potrebbe funzionare, ma i dubbi restano. Intanto abbiamo il superman di casa nostra, l’attuale sindaco, che si autoincensa sui social con, ormai, una naturalezza carnevalesca per restare in stretta attualità. Passa da una via di Schiavonea, tinteggiatura di qualche metro di muro ed eccolo pronto a raccontare del miracolo. Ci sarebbero i vigili, addirittura un apparato comunale preposto a questi interventi di normale routine, ma invece non si perde l’occasione per sottolineare un normalissimo e già riproposto intervento prendendosene a petto in fuori il totale merito. Come se non ci fossero dipendenti validi e scrupolosi. Ma andiamo avanti. È tempo di riunioni, tempo di promesse e di bluff. Primo polo, secondo polo, terzo polo, intanto Domenico Piattello quatto quatto ha già annunciato pubblicamente la propria discesa in campo. Candidatura appassionata, un sincero in bocca al lupo ad un coraggioso di casa nostra.
Crisi dei partiti, intanto alla fine tutti cercano il simbolo. Un controsenso, pensatela come volete, ma diciamolo, in questo periodo, e fino a poche ore alla chiusura delle urne, sarà vero tutto ed il contrario di tutto. Stasi stringe accordi a più non posso, il terzo polo lavora sodo per una compattezza non solo di facciata ed idee ma anche meramente elettorale, il centrodestra, pensatela come volete, ma i voti ci sono eccome. E non dimentichiamo il valore di un apparato strutturato con regole, che governa e che riesce spesso a dare risposte ai cittadini. Non sono pareri, parlano i numeri.
Nessuno parla poi di un partito di grandi dimensioni, i non votanti, gli astenuti, gli irriducibili della scheda bianca o nulla. Riusciranno i nostri eroi a convincere qualcuno di questi elettori innamorati più della gita al mare che delle urne, vai a dargli torto, mare sporco a parte. Continua…