Si è riunito ieri pomeriggio 26 ottobre 2023, per prima volta, il coordinamento “SALVIAMO IL NOSTRO PORTO” , gruppo nato spontaneamente per la necessità di coinvolgere l’intero comprensorio a tutela del nostro porto.
Tale esigenza è scaturita a seguito del convegno pubblico del 21 ottobre scorso, presso il mercato ittico del Porto di Corigliano Calabro, in cui si è tenuto un acceso dibattito pubblico sul futuro del Porto della città di Corigliano Rossano. Da tale incontro con la cittadinanza è emersa chiaramente la volontà di scelte che noi riteniamo “scellerate” e che non tengono conto del paesaggio, dell’ambiente, della cittadinanza che si definisce offesa nella propria dignità, nelle proprie radici e nella propria cultura.
Il tutto a fronte di 200 posti lavoro, (da dividere con Vibo) quasi che il lavoro fosse merce di scambio e non un diritto garantito dalla Costituzione!
Noi non barattiamo la libertà e il futuro con alcuna moneta!
Qui c’è in gioco il futuro delle nuove generazioni, dell’economia, del turismo, della vocazione del nostro mare Ionio. In sintesi nel convegno citato, l’ammiraglio Andrea Agostinelli presidente del sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, ha relazionato sull’opportunità di avere, nei prossimi giorni, la conversione del porto di Corigliano da commerciale a PORTO INDUSTRIALE, in cambio di 200 posti di lavoro (personale altamente specializzato).
Tante le perplessità da parte dei presenti al tavolo dei relatori, dall’ex senatrice Silvana Abate in qualità di moderatrice e promotrice del convegno, ai sindaci presenti, Flavio Stasi di Corigliano Rossano e Gianni Papasso di Cassano allo Ionio. Il pubblico numeroso, con folta rappresentanza dei pescatori e delle associazioni ambientaliste, ha ascoltato con viva preoccupazione la possibile destinazione d’uso del porto.
E la conferma non si è fatta attendere: ieri tutti i giornali hanno riportato la notizia che una società statunitense, Baker Hughes, ha presentato domanda all’autorità portuale di Gioia Tauro per la concessione delle più importanti banchine del nostro porto per le sue attività cantieristiche.
In caso di ottenimento della concessione, Baker Hughes- spiega un comunicato – realizzerà a Corigliano alcune delle strutture dei propri moduli industriali, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica.
Nello specifico, presso il sito di Corigliano sarà effettuata la fabbricazione, la verniciatura e il montaggio delle strutture, nonchè l’assemblaggio finale di moduli, per attività complementari a quelle che l’azienda già svolge nel proprio sito di Avenza (Carrara), in Toscana.
Quindi INDIGNATI chiediamo a tutta la cittadinanza, alle associazioni, ai pescatori tutti, agli operatori turistici e balneari, agli agricoltori , le scuole, di partecipare all’incontro da noi organizzato per lunedì 30 ottobre alle ore 19 che si terrà presso l’Oratorio di San Leonardo di Schiavonea.
BASTA SOPRUSI!!!
OCCORRE SALVAGUARDARE IL FUTURO DEL PORTO E DI TUTTO IL TERRITORIO!