Dal tavolo accanto all’albero di Natale ai tavolini dei bar di provincia. L’Italia si scopre amante dei giochi durante le feste e durante tutti i mesi dell’anno, estate compresa. Provate a farvi un giro negli incantevoli borghi dello stivale, da nord a sud. Soprattutto nel meridione, dove un mazzo di quaranta carte unisce gli animi e rinfranca lo spirito. Passatempo preferito delle vecchie generazioni, simbolo della tradizione e icona intramontabile dello spirito italico. Goliardia e competizione. Un mondo fatto di riti e rituali che ormai ha già compiuto la sua transizione digitale sullo schermo di pc, tablet e telefonini. Le piattaforme online offrono, infatti, un ventaglio di alternative di puro sangue italiano, come scopa e briscola, o di stampo francese e americano, come constatabile attraverso una panoramica di Bonus Poker, che mostra alcune offerte di benvenuto riservate ai nuovi utenti per provare a cimentarsi in una partita con le classiche varianti del gioco, tipo texas hold’em.
Di seguito, quindi, vedremo tre giochi di carte spesso scelti dagli italiani durante le festività e non solo, per trascorre il tempo in compagnia o sui dispositivi digitali di ultima generazione.
Scopa. Il gioco che non ha bisogno di presentazioni. Quaranta carte di allegria e tattica da dividere per due o per quattro, quanti sono in totale i giocatori ammessi al tavolo. Esportato anche all’estero, in Argentina e Brasile, paesi di oriundi per eccellenza. Partenopeo di nascita ma con origini iberiche. Si presume che il gioco di carte più amato dagli italiani fosse conosciuto già nel XVIII secolo, come evoluzione naturale dello “Primiera” e “Scarabucion”. Del resto proprio la primiera rappresenta uno dei punti della scopa. Chiunque fosse stato a Napoli nell’età borbonica avrebbe assistito a interminabili partite nella zona portuale dove marinai e mercanti erano soliti contendersi bottini e paghe di lavoro in cerca di fortuna. Varianti attuali? Scopa a fidasse, a cascina, a quindici, sbarazzina, scopone scientifico e scopa d’assi, anche conosciuta come asso pigliatutto.
Burraco. Discendente sudamericano della canasta con origini probabilmente uruguaiane. Il burraco arriva in Italia negli anni ‘80 e negli ultimi tempi ha fatto registrare un successo crescente tra professionisti e giocatori amatoriali. I tornei online si sprecano, così come le interminabili partite tra amici e parenti proprio in occasione delle festività. Pur non essendo riconosciuto come attività sportiva, esistono decine di federazioni sparse sul territorio nazionale. In Argentina si gioca il burako con tessere da Rummikub piuttosto che carte. Le altre versioni consentono fino a sei partecipanti. Ottimo come allenamento mentale e vivace forma di socializzazione attorno al tavolo
Poker. Il gioco di carte per eccellenza. Cinquantadue, per la precisione. Il gioco che ha fatto la fortuna aziende produttrici di carte da gioco. Come Modiano, la società milanese che le realizza dal 1868. Di recente ha pubblicato anche il nuovo logo celebrativo per il 150° anniversario grazie all’estro creativo di uno studente di Benevento, vincitore di un contest con oltre settecento partecipanti. Insomma, carte francesi ma successo italiano, visto che anche la versione online è in continua crescita. Rispetto ad altri giochi può essere difficile trovarlo ai tavolini dei bar di provincia, ma sta prendendo piede in famiglia durante le feste.