La Dirigente Scolastica dell’IC Erodoto replica a quanto riferito da “Un Volto nuovo per Corigliano”.
«Ritengo che la migliore pubblicità per un movimento che si appresta a candidarsi per dirigere le sorti della nostra città debba essere la verità, elemento questo che richiede aderenza ai fatti senza alcun bisogno di strumentalizzare la sofferenza delle persone.
Appare alquanto sintomatico che la difesa dei piu’ deboli venga fatta sotto elezioni. Cosa che si affanna a fare, per esempio, il sig. Leopoldo Aversente al quale non neghiamo certamente la possibilità di farsi conoscere ma non a danno di operatori scolastici che si prodigano affinchè, pur in mezzo a tante difficoltà, venga garantito il massimo delle opportunità a tutti gli alunni, disabili compresi.
Dispiace che al Comm. Aversente, persona disponibile nell’impegnarsi per il riscatto di questa città, sfugga di mano quanto sbugiardato sulla Scuola Media Erodoto e per fatti che non sono assolutamente veritieri. D’altra parte sarebbe bastato che il Commendatore ne avesse chiesto riscontri a sua moglie Prof.ssa Russo, docente proprio in questa scuola.
Ovvio che rispettiamo il diritto di essere informati a condizione che i fatti narrati corrispondano a verità. Vediamola.
Nell’articolo si riferisce che la mamma di un alunno disabile (chi? Come si chiama?) avrebbe reclamato presso la sede del Movimento che “non è concepibile che mio figlio non possa accedere ad alcune aule, come la sala computer, perché poste al quarto piano”.
E’ vero che le aule multimediali sono poste all’ultimo piano, salvo aggiungere che nell’Erodoto i piani sono solo tre. La scelta della loro collocazione risale a gestioni precedenti ma ben è stato fatto a collocarle in un posto dove i ragazzi si recano saltuariamente e non quotidianamente come avviene per le aule scolastiche. Nell’assegnare le aule da sempre si è tenuto conto della presenza di disabili e si è fatto in modo di collocarne la sistemazione in piani agevoli per le loro disabilità, compresa la dotazione di adeguate postazioni multimediali.
Ma veniamo all’altro reclamo secondo cui la signora riferisce che “nel laboratorio di musica non gli è permesso entrare e che al suo reclamo a scuola è stato risposto “sarebbe un rischio perché gli strumenti musicali costano tanto”, e nelle ore in cui gli altri alunni seguono lezioni nei laboratori mio figlio è costretto a stare in classe con la propria insegnante di sostegno”.
A chi scrive non risulta affatto quanto riferito. Tanto piu’ che nell’orchestra scolastica Orpheus non mancano gli alunni diversamente abili che, secondo le loro possibilità, sono in grado di suonare gli strumenti, avvalorando così la tesi secondo cui la musica è davvero una disciplina che valorizza l’integrazione di tutti.
Tuttavia, se quanto riferito fosse vero, non mancherebbero elementi per avviare un procedimento disciplinare verso chi, eventualmente, si comporta in siffatta maniera.
Ma, mi chiedo, da quando in qua le scorrettezze poste in essere dai lavoratori si reclamano nelle sedi politiche e non negli uffici di chi ne ha la responsabilità?
Un consiglio per il movimento “Un volto nuovo per Corigliano”. Se proprio volete e dovete interessarvi dell’Erodoto fate in modo che questa Scuola Media venga dotata al più presto di un edificio degno di questo nome. Il progetto esiste e il Comune di Corigliano paga da tempo il mutuo acceso per la costruzione della nuova struttura (a proposito quei soldi per cosa si stanno usando?).
Senza nulla togliere alla difesa dei diritti dei diversamente abili, anche questa sarebbe una causa giusta e veritiera. E non mi pare che nell’articolo se ne faccia cenno.
Se proprio dovete ….»
Susanna Capalbo{jcomments off}