Dopo i mesi di lockdown e le chiusure forzate, tantissime aziende hanno tirato giù per sempre la saracinesca. Lasciando a casa migliaia di lavoratori.
Tornano ad accendersi i fari e i riflettori della ricerca sul gambling, il gioco legale e pubblico che, in Italia, è una voce importantissima del bilancio dello stato. Si torna a riflettere a studiare le sue implicazioni, i suoi sviluppi, le sue prospettive. Lo si fa in particolare in questo periodo post pandemia da Covid 19, un virus che ha rivoluzionato tutto, anche il modo di stare online, di giocare e di divertirsi.
Negli ultimi due anni infatti è cresciuto esponenzialmente il gioco a distanza, capace di mettere le mani su un terzo di tutto il volume complessivo della filiera. “Quello che preoccupa ancora, però – spiega in una nota Sapar, l’associazione di categoria che cura e rappresenta gli esercenti e i lavoratori del settore – è una delle motivazioni di questo aumento: la chiusura delle sale da gioco. Abbassate le saracinesche alle attività durante l’emergenza sanitaria, senza che ci fossero evidenze scientifiche a motivarne la chiusura, i giocatori si sono riversati nel mondo online, senza avere nessun controllo”.
L’analisi di Sapar si basa poi anche su riferimenti anagrafici e sociali: “Questo atteggiamento riguarda sia gli adulti, che i ventenni, ‘inghiottiti’, si legge nel titolo dell’articolo, dal gioco online che si sta espandendo sempre di più. Il Governo sta pensando a delle soluzioni concrete per l’emergenza del gaming problematico?”, conclude l’associazione.
Il rischio, dunque, è quello di rendere irreversibile la crisi del settore, che coinvolge migliaia di lavoratori. Per questo dalla redazione di CasinoSicuro arrivano alcune proposte e soluzioni consigliate dagli analisti del sito specializzato nella sicurezza delle piattaforme di gioco d’azzardo in Italia. “Innanzitutto, – commentano da CasinoSicuro – diminuire le norme proibizioniste e restrittive nei confronti del gioco, che alimentano il gioco illegale e incrementano la dispersione di quello legale. Poi serve una mano autentica e strutturata dalla politica, con sostegni alle imprese in crisi e sussidi ai lavoratori del settore”. Infine, fanno sapere gli esperti di CasinoSicuro, “si dovrà mettere mano al riordino del settore. Un riforma normativa e legislativa che da troppo tempo continua a essere rimandata e che, invece, è di vitale importanza”.