Ricordare e menzionare le virtù di una persona non significa affatto sminuire eventuali qualità altrui. Ciononostante, nulla impedisce di ripercorrere e riflettere pregevoli comportamenti, valorizzandoli ove possibile.
L’assunto vale anche nel caso specifico, che riguarda il “destino” dell’ex Comandante della Polizia Municipale di Corigliano Rossano, avvocato Arturo Levato. Già, il “destino”: non solo professionale, alla luce della querelle giudiziaria in atto con l’Ente Comune, ma anche e soprattutto sulla sua presenza, fisica e morale, a dir poco preziosa per l’intera comunità.
Il quesito è d’obbligo: che fine ha fatto l’ex Comandante Levato? Moltissimi concittadini, in piena emergenza pandemica da ormai oltre un anno a questa parte, hanno ancora nitide le scene che lo vedevano protagonista: per le strade, durante il lockdown, con i suoi uomini, a vigilare in lungo e largo, unitamente alle Forze dell’Ordine, per garantire il rispetto delle norme di prevenzione e contenimento da Covid-19 nonché, fatto di straordinaria importanza, delle cosiddette “quarantene”, individuando e sanzionando taluni che, con atteggiamenti deprecabili, mettevano a repentaglio la salute propria e altrui.
Oggi, pesa in modo indefinibile la sua assenza. Un silenzio assordante, questo di Levato, il quale, pur da sempre “allergico” alla ricerca della notorietà, ha sempre costituito una presenza di primo piano per il ruolo svolto al servizio della cittadinanza. Con lui, tutti gli agenti della Polizia Municipale meritano un plauso per l’intenso lavoro svolto nel difficile periodo del lockdown, con accurati controlli per l’applicazione del Dpcm nonché delle Ordinanze regionali e comunali emesse in merito all’emergenza Coronavirus.
Di Levato sembrano essersi perse ormai le tracce. Non si vede, non si ascolta, non si scorge più nella sua azione quotidiana di contrasto e monitoraggio per le strade della città. Un “vuoto” incolmabile che lascia l’amaro in bocca in quanti, e sono tanti, hanno dapprima percepito, e poi personalmente verificato, il suo alto spirito di servizio, la sua perenne propensione all’incontro e al confronto, la sua grande capacità di farsi in quattro per soddisfare sempre richieste d’aiuto e assistenza da parte della popolazione. Il silenzio di un’assenza, giustappunto.
Fabio Pistoia