Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo che vedeva coinvolto il Blog di Rossano, unitamente alla Rai e Mediaset per l’accusa di diffamazione ai danni dell’avvocato Francesco Cornicello, destinatario della misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari eseguita su richiesta della DDA di Reggio Calabria alle prime luci dell’alba del 20 gennaio 2010 nell’ambito dell’operazione Reale Ippocrate, finalizzata a far luce su un fenomeno di presunte false certificazioni sanitarie dirette a favorire la scarcerazione di boss della Ndrangheta riconducibili al clan Pelle di San Luca.
Lo sviluppo giudiziario, però, dimostrava come l’avvocato Cornicello fu vittima di un vero e proprio errore giudiziario perché accomunato ingiustamente ad un fenomeno al quale era estraneo, per come riconosciuto anche dal Tribunale di Cosenza nel successivo mese di ottobre che pronunciava una sentenza di assoluzione nei suoi confronti.
Il legale finì nei guai perché il Gip distrettuale di Reggio Calabria applicava la misura su richiesta della DDA per un reato di falso ritenuto commesso in concorso con Quartucci Guglielmo, responsabile della clinica Villa degli Oleandri finita al centro dell’inchiesta, ma nulla aveva a che vedere con il fenomeno mafioso contestato agli altri imputati. Tant’è che lo stesso Gip, pur applicando la misura in via d’urgenza, si dichiarava incompetente in favore del Tribunale di Cosenza che, dopo pochi giorni, ordinava la liberazione del Cornicello poi giudicato definitivamente estraneo anche all’addebito contestato.
La vicenda ebbe una vasta eco mediatica in quanto tutti i media nazionali e locali ne diedero ampia diffusione.
Nel processo celebrato dinanzi al Tribunale di Castrovillari sono stati chiamati a rispondere per il delitto di diffamazione il blog di Rossano, che nel corso del processo è stato difeso dagli avvocati Antonio Pucci e Maria Sammarro, ed i giornalisti e i direttori del TG1, TG2 e TGR Calabria Martelli Maria, Cannavò Laura e Giacoia Riccardo difesi dagli avvocati Salvatore Pino, Vittorio Virga e Antonio Cersosimo.
All’esito del processo il Tribunale ha riconosciuto l’innocenza dell’operato del blog di Rossano perché il fatto non sussiste e della giornalista del TG5 Laura Cannavò e di quella della Rai Maria Martelli perché il fatto non costituisce reato, mentre ha affermato la penale responsabilità del giornalista Rai Giacoia Riccardo ritenendolo responsabile per il delitto di diffamazione in danno di Cornicello Francesco costituitosi parte civile con l’avvocato Giovanni Zagarese.