Emergenza sanitaria da Covid-19 con crisi epocale e settore pesca in ginocchio, disattenzione della Regione con nessun intervento a sostegno, politiche UE non sostenibili per le nostre comunità costiere, strumenti UE/Pesca con al timone i “soliti ignoti” per gestire i programmi di sviluppo della pesca costiera artigianale. E così sarà un Natale diverso quello che ci aspetta anche perché non potremo festeggiare come siamo abituati a fare, ma comunque i nostri centri urbani saranno illuminati perché abbiamo bisogno di luce, di speranza.
E per i nostri piccoli pescatori artigianali – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria” la speranza viaggia via web con la notizia che non ti aspetti e con sorpresa dal Comune di Corigliano-Rossano arriva la richiesta di ulteriori adempimenti burocratici al fine di valutare la richiesta fatta con l’adesione alla manifestazione di interesse a maggio 2020 per legalizzare la presenza dei battelli sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro di Schiavonea. Dopo questa bella notizia – continua Salvatore Martilotti – è tempo di fare rete, di organizzare e costruire insieme (pescatori artigianali e Comune) il futuro della piccola pesca artigianale di Schiavonea anche se bisogna ricordare, senza polemiche, che spettava al Comune adempiere a quanto previsto dall’art.20 del Piano Spiaggia dell’ex-Comune di Corigliano Calabro (ancora vigente). Tuttavia, pur di ripristinare la legalità sulla spiaggia storica della flottiglia della piccola pesca, i nostri pescatori artigianali sono decisi a ripartire, affrontare costi notevoli e realizzare i servizi indispensabili per continuare l’attività nel pieno rispetto della legalità e, così, continuare a navigare con la propria identità verso il futuro, rinnovare la storia di una Comunità costiera laboriosa puntando su diversificazione e innovazione per accompagnare il cambiamento in atto nel settore della pesca. Ma si rende anche necessario, per questo nuovo modo di intendere la pesca artigianale, partire sin da subito a fare rete con il Comune e accendere sotto l’albero di Natale una luce di speranza poiché tutti siamo chiamati ad uno sforzo straordinario per rispondere all’emergenza sanitaria e alla crisi strutturale della pesca artigianale. La pur buona volontà, di cui il presidente Salvatore Martilotti dà atto al Comune, non è però sufficiente per traghettare la piccola pesca artigianale fuori dall’emergenza sanitaria e dalla “crisi strutturale locale”. Per modernizzare la filiera e riposizionare il settore è indispensabile dialogare fra Comune e pescatori per reperire risorse aggiuntive e, così, poter dare seguito agli strumenti messi in campo dalla Programmazione pesca dell’Unione europea, aspettando segnali da parte della Regione per far diventare operativa la legge regionale di settore (L.R. n.27/2004), che ancora è una tra le più innovative a livello nazionale, ma che è rimasta finora inattuata per la completa assenza di ogni dotazione finanziaria. Comune e Pescatori alla Regione devono chiedere di puntare sull’Osservatorio regionale della pesca a Corigliano-Rossano da realizzare a Schiavonea. Ma anche strumenti finanziari innovativi come l’Agenzia per lo sviluppo delle imprese ittiche, aiuti all’occupazione ed alle attività di servizio e supporto ai sistemi produttivi. Qui a Corigliano-Rossano bisogna fare presto per programmare, tutti insieme, il futuro dell’economia costiera del Comune con il maggior sviluppo litoraneo della Calabria. Partiamo dalla concessione demaniale ai piccoli pescatori e dalla sistemazione “legale” delle poche decine di imbarcazioni rimaste e, a seguire, si organizzi un tavolo d’ascolto dedicato per cercare di fare rete e così creare le condizioni per tentare di avviare a soluzione le carenze strutturali della pesca costiera artigianale. E’ fondamentale partire dalla realizzazione dei servizi attrezzati nel punto di sbarco obbligatorio, ed in particolare, va realizzato il “Mercatino ittico al consumo”, il cosiddetto “miglio zero”, per la vendita diretta al consumo delle modiche quantità di prodotto ittico locale sbarcato che, speriamo, possa essere realizzato in stretta sinergia con il Comune che potrà essere ufficializzato come punto di sbarco della pesca costiera artigianale del litorale di Corigliano-Rossano per i quantitativi destinati al consumo locale con il marchio di qualità “Pesce trasparente di Schiavonea”. Tuttavia, per un cambiamento così ambizioso – conclude Salvatore Martilotti – non è più rinviabile il decollo del ”FLAG Corigliano-Rossano” (Gruppo di azione costiera) nella prossima programmazione UE 2021/2027 per il miglior utilizzo di uno strumento strategico, pilastro di un nuovo modello di sviluppo integrato della pesca, in un momento di così grande preoccupazione per l’emergenza da Covid-19,ma anche di un profondo cambiamento della pesca artigianale in versione inter-settoriale nell’ambito dell’economia costiera.
Lì, 07 dicembre 2020 Salvatore Martilotti
“Comitato Pescatori Calabria”