Qualcuno diceva di stare attenti perché fra Corigliano e Rossano, invece di fusione, si sarebbe trattato di annessione di Corigliano da parte di Rossano. Purtroppo devo ammettere che forse questo qualcuno aveva ragione, alla luce di quanto sta accadendo all’interno delle segrete stanze del neonato Comune. Alludo al ventilato accorpamento e trasferimento dell’Ufficio tecnico in quel di Rossano. Quale sia il criterio che possa dettare questa scelta, al momento non è dato sapere.
Io credo invece che alcuni criteri di sacrosanta giustizia dovrebbero spingere nell’accorpare l’Ufficio tecnico a Corigliano.
Il maggior numero di utenti, di tecnici operanti nel settore, di pratiche di vario tipo a Corigliano, potrebbe essere già un valido motivo, oltre a una migliore ubicazione e
raggiungibilità rispetto a Rossano.
Ma il dato più importante è un altro.
Visto che la fantomatica cittadella dei servizi è ancora nel libro dei sogni, non c’è dubbio che i vari uffici e servizi debbano essere dislocati sull’intero territorio con la dovuta oculatezza che la delicata questione impone.
Ebbene, ad oggi c’è una grossa disparità nella dislocazione degli Uffici pubblici fra Corigliano e Rossano, ed è sotto gli occhi di tutti.
Ne elenco solo alcuni di quelli più importanti.
L’INPS è a Rossano, l’Agenzia delle Entrate è a Rossano, l’Ufficio del Registro è a Rossano, e sono tutti uffici a forte affluenza di utenti.
Ancora, l’ENEL è Rossano, i distaccamenti della Polizia e della Finanza sono a Rossano, e soprattutto il Tribunale, che prima o poi verrà riaperto, è a Rossano.
Di certo nessuno dice che qualcuno di questi uffici debba essere spostato a Corigliano, ma un minimo di riequilibrio è necessario che venga attuato.
E questo si può fare soltanto accorpando a Corigliano gli uffici comunali, primo fra tutti l’Ufficio tecnico, comprendente sia l’Urbanistica che i Lavori pubblici.
È il minimo che si possa e si debba fare, altrimenti gli ex Coriglianesi non comprenderebbero.
E soprattutto non si faccia in modo che abbia ragione quel qualcuno che parlava di annessione, oltretutto anche in presenza di un Sindaco di estrazione rossanese.
I Coriglianesi come il sottoscritto, che pure hanno votato per il si alla fusione, non abbiano a pentirsene e, soprattutto, non vengano così pesantemente mortificati.