Azione… in confusione! Al di là della facili battute in rima, si registra un grande “dinamismo” all’interno del partito di Carlo Calenda della città di Corigliano-Rossano. Differenze d’opinione e divergenze politiche emergono giorno dopo giorno.
L’ultima, in ordine di tempo e di notevole rilevanza, è rappresentata dal voto favorevole al Bilancio consolidato dell’Amministrazione Stasi, varato nella seduta di ieri del Consiglio Comunale, da parte del consigliere Francesco Madeo, in antitesi al voto contrario degli altri colleghi di partito che siedono all’interno dell’assise cittadina.
Ma la querelle più evidente, e non inventata dal cronista ma dalla oggettività dei fatti, è costituita dalla designazione del nuovo capogruppo consiliare nella persona di Vincenzo Scarcello. Una scelta non condivisa né dallo stesso Madeo e né, soprattutto, dal segretario cittadino Salvatore Sammarro, che a tal proposito ha inviato anche un’apposita comunicazione alla presidente del Consiglio Comunale, Marinella Grillo.
“Azione – dichiara Francesco Madeo, che continua a firmarsi come “capogruppo Azione- Italia Viva-Renew Europe” – non diventerà l’Udc. Abbiamo creato Azione perché non ci convincevano gli approcci degli altri partiti e siamo disposti a mantenere la barra dritta per tutelare i valori costitutivi senza alcun compromesso al ribasso. I rapporti di forza non ci interessano, perché non sono produttivi per la nostra città, preferiamo valorizzare l’aspetto umano della politica. Nonostante la mia voglia egoistica di lasciar andare la carica di capogruppo consiliare negli ultimi cinque mesi di Amministrazione cittadina, per dedicarmi maggiormente alla competizione amministrativa ed europea, colgo l’invito della direzione cittadina del partito, la quale mi chiede di continuare a garantire la linea politica azionista all’interno dell’assise civica. Glielo devo”.
E, in effetti, la linea del segretario cittadino Sammarro è letteralmente opposta a quella dei consiglieri comunali del partito che hanno optato per il nuovo capogruppo. Con comunicazione dello scorso 25 ottobre indirizzata alla presidente Grillo, infatti, Sammarro chiede “di non procedere con la sostituzione del capogruppo consiliare, visto che i consiglieri richiedenti non hanno l’autorizzazione all’utilizzo del simbolo all’interno dell’assise civica di Corigliano Rossano”. Sammarro, altresì, rileva che “Madeo è l’unico garante della linea politica territoriale in coerenza con le direttive nazionali” e che “il direttivo cittadino non è mai stato coinvolto all’interno della discussione e/o decisione di modifica del capogruppo consiliare e non si è mai espresso con una votazione per sostituire il capogruppo. Nessun confronto politico – prosegue il segretario cittadino dei calendiani – è stato avviato per mancanza dei consiglieri comunali aderenti all’interno del nostro partito. Al fine di creare un gruppo consiliare del partito di Azione i rappresentanti istituzionali hanno bisogno dell’autorizzazione all’utilizzo del logo. Risulta evidente che i consiglieri comunali non sono stati autorizzati a disporre del logo e della denominazione del partito di Azione. Per le Amministrative – prosegue Sammarro – non abbiamo ancora deciso nulla dato l’impegno preso con la dirigenza nazionale di attendere la nuova fase congressuale cittadina, quindi qualsiasi fuga in avanti da parte di qualsiasi rappresentante partitico o istituzionale è inutile e dannosa. Valuteremo i programmi, gli approcci politici e amministrativi, senza pregiudizi ideologici e/o personali che non devono interessare la campagna elettorale e l’organizzazione della successiva Amministrazione cittadina. Il nostro obiettivo è garantire alle future generazioni una città sostenibile ed europea e non quello di conservare rendite di posizioni individuali”.
FABIO PISTOIA