Guccione: «Dopo Corigliano-Rossano tocca alla Grande Cosenza»
«Rossano e Corigliano saranno una città unica. E i cittadini hanno risposto lasciando da parte campanilismi e interessi di bottega. Bisogna riconoscere la maturità politica di queste due comunità e farne tesoro». E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della Grande Cosenza.
«E adesso cosa succede in riva al Crati e al Campagnano? Adesso non si può fare finta di niente nella nostra area urbana. Cosenza, Rende e Castrolibero devono accelerare. Pena una progressiva e inesorabile marginalizzazione all’interno dello scacchiere calabrese».
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Mentre Corigliano e Rossano decollano, Cosenza viene marginalizzata
«Da una parte – aggiunge Carlo Guccione – si troverà la città unica Rossano-Corigliano, con un prodotto interno lordo che supera il 70% di quello complessivo dell’intera provincia di Cosenza. Un territorio ricco di storia e cultura. Dall’altra abbiamo la città metropolitana di Reggio Calabria che interloquisce direttamente con il governo nazionale e con le istituzioni europee, senza necessità di mediare con la Regione Calabria. Poi troviamo Cosenza, città che perde abitanti e condannata a un destino di marginalizzazione urbanistica ed economica. Una politica seria si pone interrogativi che riguardano il destino di un territorio e non le aspettative di qualche barone rampante. Mi rendo conto che non è facile. Ma una sfida del genere non può essere affrontata fra qualche anno. Potrebbe essere tardi. Troppo tardi. Rossano e Corigliano, storicamente “rivali”, hanno lasciato da parte campanilismi e divisioni, e hanno scelto la strada della condivisione. Cosenza, Rende e Castrolibero, di fatto, sono già una città unica. La Grande Cosenza farà la sua parte con una grande campagna di mobilitazione. Noi non abbiamo paura di affrontare le sfide del futuro e della condivisione. Adesso capiremo chi, invece, teme un processo di aggregazione necessario».
da carloguccione.com