“È con immenso rammarico che siamo costretti a comunicare a tutti i partecipanti del Torneo Equality Beach Soccer” che lo stesso è rimandato. Siamo infatti da oltre un mese nel vano tentativo di fare ripulire la spiaggia, e in particolare la zona di nostro interesse, dai cumuli d’immondizia presenti. Una vera e propria mortificazione, uno schiaffo alle istanze di cambiamento e alla voglia di fare di un nutrito gruppo di giovani di questa città”.
Non usano mezzi termini i promotori del Torneo “Equality Beach Soccer”, organizzato per il prossimo 25 luglio a Schiavonea su iniziativa dell’Associazione Azzurra, del Collettivo Elle e del Gruppo “Motivazione Comune”, nell’annunciare, con comprensibile sdegno, il rinvio di questa tanto attesa manifestazione sportiva e dalle notevoli finalità sociali. Il motivo è da ricercare in quella che sarebbe stata “l’insensibilità, non comprendiamo a questo punto se dell’Amministrazione o dei soggetti privati interessati alla vicenda, a dispetto dell’universo giovanile locale e delle sue legittime istanze e della volontà di avere luoghi e momenti d’espressione”. Da sottolineare, a tal proposito, l’impegno invece immediatamente profuso, anche a livello economico, nella risoluzione della problematica da parte dei titolari del lido “Nettuno” e del ristorante “Movida”.
“Telefonate, incontri, richieste con l’Amministrazione e tutti gli altri attori interessati non sono bastati – spiegano i promotori del Torneo – a far sì che questa nostra iniziativa, che vede coinvolti oltre 250 ragazzi, spiccasse il volo. L’ultimo atto è stata la promessa, nella giornata di ieri, come termine non più procrastinabile per eliminare tutti i cumuli presenti, ma ancora una volta senza alcuna risoluzione del problema. Apprendiamo inoltre che, ad oggi, i diversi tornei organizzati sul territorio comunale, non solo da noi ma anche da altre realtà sportive importanti, non godono di alcuna autorizzazione: una tragicommedia! Comprendiamo che ci sia bisogno di pazienza e di collaborazione, esattamente quella pazienza e quella collaborazione che infatti da parte nostra è sempre stata portata avanti con impegno e rigore”.
“Non siamo arrabbiati – concludono i promotori del Torneo – e non vogliamo addossare colpe a qualcuno poiché, lo ripetiamo, ignoriamo se le responsabilità siano da attribuire all’Amministrazione o ai privati. Siamo semplicemente delusi come giovani perché, ancora una volta, ci sentiamo a ragion veduta bistrattati e presi in giro. Ci scusiamo per l’accaduto con tutti i numerosi partecipanti, siamo stati difatti burlati in quelle che erano le nostre attese e speranze. Così facendo si uccide un sogno, quel riscatto dei giovani di questa terra di esserci con coraggio e determinazione per cambiare il triste status quo di una città e delle sue politiche giovanili che meritano, piuttosto, rispetto e attenzione”.
Fabio Pistoia