“Progetto per il recupero, adeguamento e allestimento secondo piano di edificio Taverna da destinare ad inclusione sociale e miglioramento condizioni di sicurezza e legalità”. Questo l’oggetto della delibera di giunta comunale di Corigliano Rossano n. 163 del 15 luglio scorso, approvata all’unanimità dal sindaco Flavio Stasi e da tutti gli assessori che compongono l’esecutivo alla guida della città.
La delibera, corredata da un dettagliato studio di fattibilità, prevede un restyling dello storico edificio Taverna, ubicato all’ingresso del borgo marinaro e turistico di Schiavonea e già sede delle scuole elementari. La progettazione dei lavori, finanziati con risorse del PON Legalità Asse 7 “Accoglienza e integrazione migranti”, è difatti redatta nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014-2020 e si inserisce nell’Asse 7 del PON “Legalità”- FESR
FSE 2014-2020 avente quale finalità “il recupero, l’adeguamento e l’allestimento di beni immobili pubblici da destinare alle esigenze di accoglienza ed integrazione sociale delle categorie di immigranti regolari, destinatari di misure di integrazione coerenti con il vigente quadro normativo”.
Il Comune di Corigliano-Rossano, in riferimento all’area urbana Corigliano, è stata oggetto di lettera di invito da parte del Ministero dell’Interno (prot. n. 4116 del 10.05.2019) a presentare una progettazione che perseguisse le sopracitate finalità, per un importo complessivo di 1.800.000,00 euro. Secondo la lettera di invito, le proposte progettuali ammissibili sono unicamente quelle volte alla realizzazione di: interventi di valorizzazione e/o risanamento infrastrutturale avente come finalità l’integrazione degli immigrati regolari consistenti e riguardanti immobili da destinare a centri culturali, centri di aggregazione sociale, spazi per attività formative e/o ricreative, centri polifunzionali per l’erogazione di servizi di integrazione sociale e lavorativa e similari.
“La parte di edificio sulla quale si interverrà è costituita da una prima porzione sita a piano terra con accesso indipendente dallo stesso piano terra, il quale, in passato è stato sede dell’Organismo della Caritas. Inoltre, si interverrà su altra porzione del medesimo edificio sita a piano secondo (in passato adibito a scuola) avente accesso da androne a piano terra. Dunque, gli interventi – si legge nei documenti comunali – riguarderanno: Il rifacimento degli interni dell’Ufficio a piano terra mediante lavorazioni di manutenzione; il recupero dell’androne di accesso e relative scale di collegamento tra il piano terra e la copertura; la ristrutturazione/manutenzione straordinaria dell’intero piano secondo il quale sarà destinato all’accoglienza degli immigrati regolari; il rifacimento della esistente copertura a falde presente sull’intero edificio la quale, all’attualità, si presenta degradata”.
Parte del primo piano, tuttavia, non sarà oggetto di intervento e quindi non rientra nella presente proposta di intervento; ciò in quanto tale piano, all’attualità, ospita la scuola elementare Santa Maria ad Nives e continuerà anche in futuro ad essere utilizzato con tale destinazione. Per quanto riguarda le attività previste negli ambienti del secondo piano oggetto di intervento, la progettazione propone nello specifico quanto segue: parte di immobile sarà destinata ad attività ricreative con relativi servizi igienici differenziati per sesso e adeguati alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, e n.1 sala tv e di soggiorno. Altra parte dell’unità immobiliare sarà destinata alle seguenti attività: n. 2 laboratori di informatica; n. 1 laboratorio linguistico; n. 1 sala lettura per bambini con annessa biblioteca per libri e riviste per bambini; n. 1 laboratorio didattico-artistico per esecuzione di lavori per il tempo libero; spazi per attività ludiche per adulti e bambini (ping-pong e calciobalilla).
Fabio Pistoia