Non sembra conoscere tregua l’inaccettabile opera di spoliazione in atto nel territorio della Sibaritide. Dai trasporti alla sanità alle infrastrutture, tutto sembra ideato e realizzato per penalizzare quanti in questo lembo di Calabria vivono, per ragioni di scelta o inevitabile necessità. Ed è proprio il sistema sanitario che fa registrare l’ennesimo ‘colpo’ ai danni dei cittadini-utenti.
Da oggi, infatti, il pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” dell’area urbana Corigliano del comune di Corigliano-Rossano s’avvia ad una delle più delicate e incerte fasi della sua vita. A decorrere dalla data odierna, 1 marzo 2019, i medici in servizio presso il pronto soccorso del locale nosocomio (salvo smentite o ripensamenti) saranno solo 2, rispetto ai 4 fino a ieri. È mai possibile che solo 2 professionisti, nonostante tutta la buona volontà, possano coprire turni per un’intera giornata e servire una così vasta utenza?
Encomiabile è l’impegno profuso dal personale medico e paramedico dell’ospedale cittadino, ma non si può relegare tutto al loro sacrificio e alla loro dedizione. Così facendo, si andrà incontro ad un’ulteriore degenerazione della sanità locale, e a pagarne le conseguenze saranno come sempre i cittadini bisognosi di cure e attenzioni. Si rende pertanto necessario un intervento da parte di tutte le istituzioni affinché il pronto soccorso locale possa essere potenziato anziché ulteriormente mortificato.
Fabio Pistoia