Anche in appello l’ex Vice Sindaco Le Pera Italo e l’ex Responsabile degli Affari Generali Iannini Maria Teresa sono stati ritenuti colpevoli ma sono stati salvati soltanto dalla prescrizione del reato a causa del troppo tempo trascorso per l’accertamento dei fatti.
La Corte di Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza di primo grado e pertanto l’ex Vice Sindaco Italo Le Pera e la ex Responsabile degli Affari Generali Maria Teresa Iannini del Comune di Corigliano, NON SONO STATI ASSOLTI dall’imputazione di abuso d’ufficio contestato per le irregolarità emerse nell’espletamento del concorso di ufficiali di Polizia Municipale bandito nel 2004: li ha salvati la prescrizione del reato conseguente al fatto che era trascorso il tempo massimo che lo Stato mette a disposizione della Giustizia per perseguire e condannare un cittadino dopo che ha commesso un reato e dunque non era più possibile procedere nei loro confronti.
Come si può evidenziare dal dispositivo di sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari in primo grado, soltanto l’ex segretario comunale Michele Viceconte e la dott.ssa Rosina Vitale sono stati assolti “perché il fatto non costituisce reato”, per cui è chiaro che qualora il Tribunale di Castrovillari e la Corte di Appello avessero accertato l’innocenza di Italo Le Pera e di Maria Teresa Iannini, avrebbero allo stesso modo dichiarati anche quest’ultimi due innocenti pronunciando nei loro confronti una sentenza di assoluzione, invece di pronunciare nei loro confronti una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.
Voglio precisare che la sentenza di non potersi procedere nei confronti di Italo Le Pera e Maria Teresa Iannini per l’intervenuta prescrizione del reato è stata determinata dal fatto che in un primo momento avevo presentato per il tramite dell’Avv. Oreste Morcavallo dei ricorsi in sede amministrativa che sono stati rigettati dal T.A.R. e dal Consiglio di Stato e per tale motivo in un primo momento la Procura dell’ex Tribunale di Rossano aveva chiesto per ben due volte l’archiviazione dei reati contestati agli indagati Le Pera e Iannini.
Soltanto grazie alla eccezionale bravura dell’Avv. Pasquale Di Iacovo, al quale mi sono rivolto successivamente, il Giudice per le indagini preliminari dell’ex Tribunale di Rossano ha rigettato per ben due volte le richieste di archiviazione presentate dall’ex Procura della Repubblica di Rossano.
Il conseguente processo che veniva celebrato davanti al Tribunale di Castrovillari è terminato pertanto con una sentenza di non potersi procedere nei confronti di Le Pera e Iannini soltanto a causa delle due precedenti richieste di archiviazione che aveva avanzato la Procura dell’ex Tribunale di Rossano, in conseguenza delle quali si sono allungati i tempi del processo ed è pertanto scaduto il tempo massimo che la Legge mette a disposizione dei Giudici per procedere alla condanna.
Voglio però sul punto rilevare che per legge una sentenza di prescrizione non impedirà allo scrivente danneggiato di avanzare in sede civile la richiesta di risarcimento dei danni nei confronti di Italo Le Pera e Iannini Maria Teresa.
Difatti la richiesta di risarcimento dei danni è impedita dalla legge soltanto nei confronti di chi è stato destinatario di una sentenza di assoluzione in tutti e tre i gradi di giudizio.
Pertanto risulta assolutamente falso quanto dichiarato agli organi di stampa riguardo ad una asserita regolarità del concorso, in quanto qualora il Tribunale e la Corte di Appello avessero ritenuto regolare la procedura concorsuale, avrebbero dovuto dichiarare innocenti e dunque assolvere anche Italo Le Pera e Maria Teresa Iannini, ma invece sia Le Pera che Iannini sono stati ritenuti responsabili del reato di abuso d’ufficio ma nei loro confronti non si è potuto procedere alla condanna perché il reato si è prescritto per decorrenza del tempo massimo posto dalla Legge a disposizione dei Giudici per infliggere la condanna.
Infine vorrei puntualizzare che gli imputati Le Pera Italo e Iannini Maria Teresa, per il tramite dei loro difensori di fiducia Salvatore Sisca e Pierpaolo Cassiano, avevano presentato alla Corte di Appello un controricorso in appello incidentale, con il quale chiedevano che venissero dichiarati completamente innocenti anziché la prescrizione del reato da loro commesso, ma la Corte di Appello ha dichiarato inammissibili i predetti appelli incidentali presentati dagli imputati Le Pera e Iannini.
Di seguito si riporta anche il dispositivo della sentenza della Corte di Appello, a conferma della veridicità dei contenuti del presente comunicato stampa.
Corigliano-Rossano, 07/12/2018
Vincenzo Piraino