Non verrà consegnata oggi alla sua famiglia, come si ipotizzava inizialmente, la salma del piccolo Liù, scomparso tragicamente nel pomeriggio di ieri a Corigliano. Al fine di fugare ogni dubbio sulle cause che hanno provocato il decesso del bambino, il magistrato incaricato, che aveva già disposto il sequestro della piscina per effettuare ulteriori accertamenti, ha disposto l’autopsia sul corpo del tredicenne.
Il ragazzino frequentava la scuola media di Cantinella, popolosa frazione del comune di Corigliano Rossano dove risiedeva con la sua famiglia. Una famiglia di origini cinesi, perfettamente integrata nel territorio, conosciuta e stimata dalla comunità locale; il papà è il titolare di un’attività commerciale nel settore dell’abbigliamento, situata in via Michelangelo Buonarroti, nella stessa Cantinella.
Ieri pomeriggio, la notizia della sua tragica scomparsa ha gettato nello sgomento e nel dolore l’intera città. Il bambino, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe accusato un malore dopo essersi tuffato in acqua, subito dopo aver mangiato. L’ipotesi più accreditata rimane dunque quella di una fatale congestione, pertanto l’autopsia sarà utile per fugare, come si diceva, ogni dubbio sull’accaduto. La tragedia si è consumata presso la piscina di un agriturismo situato in contrada Santa Domenica, nelle campagne di Corigliano, dove il bambino si trovava per festeggiare con altri amici il compleanno di un suo coetaneo.
Fabio Pistoia