Luisa Scarcella, friulana ma di origini calabresi, attualmente si occupa di tassazione delle criptovalute, soprattutto Bitcoin: ci sarà una tassa sulle monete virtuali?
Tassa sui Bitcoin, parola a Luisa Scarcella
Il sistema Bitcoin è uno dei punti cruciali che ogni investitore dovrebbe conoscere. Luisa Scarcella conosce molto bene il mondo delle criptovalute, tanto che dopo la laurea in giurisprudenza all’Università di Udine, dal 2016 lavora in Austria come assistente universitaria a Graz occupandosi di tassazione delle crypto, in particolare della moneta digitale creata da Satoshi Nakamoto. Le sue funzionalità son un tema economico molto attuale e cruciale per investire in Bitcoin. Da quando il suo valore ha superato i 10mila dollari, infatti, sono molti che si vogliono gettare nella mischia e fare dei veri e propri investimenti, comprando la crypto oppure tradando mediante piattaforme di brokeraggio per il trading online. La Dott.ssa Scarcella, friulana ma con origini della terra di Calabria (suo papà è di Corigliano) sta viaggiando in giro per l’Europa allo scopo di perseguire il suo obiettivo, ovvero esporre i suoi stufi relativi al diritto applicato alla robotica. Da semplice dottoranda in diritto tributario all’Università di Udine, la 25enne potrebbe passare alla storia con questa innovazione.
I robot verranno tassati?
Un viaggio che l’ha portata anche negliUSA, patria delle criptomonete, esattamente per parlare alla Yale University, in cui ha esposto il suo progetto, redatto in collaborazione con una sua collega austriaca. Nella conferenza statunitense erano presenti professori provenienti dalle più prestigiose università americane, le due ricercatrici hanno discusso ed esposto le loro teorie riguardanti i probabili effetti dell’automazione sul mercato del lavoro dal punto di vista tributario e giuslavorista. In particolare, ci si è domandati soprattutto se sia il caso o meno di attuare una regolamentazione giuridica per queste innovazioni tecnologiche nel sistema economico. Il nodo cruciale è che alcune mansioni che in passato erano svolte da esseri umani, ora invece vengono affidate a dei robot e alle intelligenze artificiali. Questo provoca inevitabilmente la perdita di molti posti di lavoro, è vero, ma sorprendentemente creerà nuove occupazioni in futuro.
Bitcoin, tassazione vicina?
Il suggerimento, quindi è di prendere dei provvedimenti e rispolverare la vecchia idea di Bill Gates, ovvero una tassa sui robot, al fine di dare una sorta di freno a questa innovazione e cambiare il sistema educativo. Infatti, sin dalla scuola, si è abituati che se la macchina non funziona, il lavoro non si può fare, quando basta una preparazione diversa per arrangiarsi e continuare il lavoro. La ricerca della studiosa italiana in collaborazione con una collega in Austria ha portato già dei frutti in un territorio un po’ restio a parlare di innovazioni economiche e moneta digitale, ovvero la Svizzera, esattamente nel campus dell’Università di San Gallo che dal 1970 organizza delle conferenze per dare spazio a giovani menti talentuose ed emergenti in diversi campi. Ad ottobre la aspetterà un compito molto importante, visto che si recherà alla Singapore Management University allo scopo di presentare un paper sulla tassazione del Bitcoin sotto il profilo europeo, e non è detto che le sue ricerche non possano essere lo spunto per capire come regolarizzare le monete virtuali, un cruccio che la UE si vuole togliere al più presto.