Colgo l’occasione di un post, sotto riportato, in cui il mio amico (compagno) dottore Rocco Chiaro afferma, dimostrando di possedere un’ottima verve umoristica che non guasta mai!: “IO VOTO SI COSI PER LA PRIMA VOLTA FREGHIAMO I ROSSANESI, LORO ACQUISISCONO UN CASTELLO CON INFISSI IN PVC E GRANIGLIATO VENEZIANO NOI UN CODEX PUPUREUM ORIGINALE E DI GRAN PRESTIGIO .”
(piccola nota di deformazione professionale, gli infissi sono in ferro il che non ne cambia la sostanza)
Caro Rocco, mi dispiace deluderti, ma nell’affaire fusione è tutto calcolato, figurati se i nostri vicini non se ne sono accorti!
quello che tu indichi come “patacca” che Corigliano mollerebbe a Rossano è semplicemente una della esche che i nostri vicini hanno messo per attirarci nel trappolone, nel quale sei caduto anche tu!
Se nel saldo sui Beni Culturali come tu affermi, li freghiamo, dall’altra parte, mentre noi mettiamo sulla bilancia:
un porto con 16 m di pescaggio,
14.000 ettari agrumetati,
la seconda flotta peschereccia dello Jonio,
un centro storico ancora vivo,
L’area di Inziti, stante così le cose, con il più grande potenziale di valore fondiario aggiunto della provincia, con un introito ICI futuro per il comune a sei zeri,
un’area ASI contraddittoria ma viva,
Attività turistiche di evidenza nazionale,
14 frazioni tra le quali
Schiavonea di Corigliano che è una realtà economica autonoma e consolidata, e
dulcis in fundo un confine con Sibari per un futuro sviluppo del territorio dal potenziale enorme!
I nostri vicini mettono sulla bilancia i CONTENITORI VUOTI di:
Tribunale,
INPS,
Agenzia delle entrate,
Centrale Enel,
Centro storico ed un
bilancio questo Si a sei zeri ma in rosso che prima o poi chiederà di essere saldato.
Vogliamo dare un nome a tutto questo?
Poiché il derubato non se ne accorge e partecipa attivamente all’esito dell’azione, questo si definisce senza ombra di dubbio:
Furto con destrezza.