Certo ormai siamo alla schizofrenia, intendendo con essa l’abisso tra i discorsi e gli atti politici di Giuseppe Geraci e ciò che fa e dice buona parte del gruppo politico che lo sostiene o dovrebbe sostenerlo. È una schizofrenia in cui il sindaco per ora si trova a suo agio, ha gli antidoti comunicativi e carismatici per affrontarla e rivolgerla contro i suoi avversari, ma certo rappresenta una mina autolesionista nel rapporto tra la guida di questa città e sua ricezione da parte dell’opinione pubblica.
Sabato scorso, per dirne una, tutti aspettavano l’ora del consiglio comunale, la cui maggioranza avrebbe dovuto porre fine al brutto processo di fusione avviato con la vicina Rossano.
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