Analisti e commentatori non hanno dubbi, sono tutti d’accordo, il problema più grosso nella nostra Nazione è la corruzione: il che significa, politici, dirigenti pubblici e criminalità organizzata convivono in un sodalizio criminale ai danni dei cittadini onesti.
Questo genere di malcostume, un vero e proprio cancro, si annida, ahinoi, in tutte le istituzioni, nazionali, regionali e, perché no, anche locali, nei municipi, tanto per intenderci.
Personalmente penso che, nonostante lo scioglimento, nel nostro Palazzo comunale ci siano ancora molti corrotti, soprattutto tra i dirigenti, altrimenti non si spiegano spese senza controllo (come il depuratore, il canile, la pubblica illuminazione, i lavori pubblici, il cimitero e la raccolta dei rifiuti, per non parlare dell’autoparco).
Nel corso degli anni, qualcuno lo ricorderà, ho sempre tenuto fuori dalle mie denunce di corruzione i politici locali, ma oggi, alla luce di una immoralità persistente, penso che anche la classe politica abbia le sue responsabilità, dirette o indirette, ma ci sono.
Il sindaco Geraci, piaccia o no, vince le elezioni senza un programma, ma solo perché in molti hanno creduto che potesse ripristinare la legalità e riscattare quindi il Comune dalla infamia dello scioglimento. Questa aspettativa è stata completamente tradita dalla sua incapacità e, per sua stessa ammissione, quando dice, che in Comune c’è gente che arraffa.
La domanda mi viene spontanea, ma allora perché non prende provvedimenti? O, in alternativa, perché non va a casa? Ebbene, io mi sono fatto la mia idea, Geraci non va a casa perché anche lui ha i suoi piccoli vantaggi personali, tanti piccoli privilegi che poi a sommarli ne fanno un vero e proprio business.
Non mi va di esagerare, ma spero che mi denunci per questo, tanto per intratteberci sulle sue relazioni pericolose. Quanto alla questione che riguarda, prima il magazzino della moglie, a Schiavonea, fittato agli extracomunitari, poi la casa materna nel centro storico, fittata sempre per l’accoglienza.
La sua risposta sulla stampa è già di per se una confessione, ma questa è un’altra cosa. Non mi appassiona, ma mi fa specie che tiri in ballo il nipote, figlio della sorella, Giovanni Pisani, sol perché il giovane Pisani avrebbe dichiarato pubblicamente di votare, alle prossime elezioni, per Aldo Algieri, per una ragione molto semplice: ALGIERI E’ INCORRUTTIBILE ed è sicuramente capace di sconfiggere il cancro della disonestà nel nostro Comune.
Cataldo Russo