Alessandro Chiarelli: coriglianese, 33 anni, campione di go-kart, ma soprattutto giovane che ha fatto della sua disabilità una ragione di vita per abbattere paure e pregiudizi. Per Alessandro, “stare sul go-kart equivale a vivere in prima persona un Gran Premio di Formula Uno”. Iscritto al Campionato Regionale ACI-CSAI Calabria e alla Coppa CSAI Quarta Zona, ha iniziato a gareggiare solo nel 2012 ma si è subito imposto per il suo talento, vincendo fino ad oggi ben sette coppe e due targhe. Si allena settimanalmente presso il kartodromo “Nido del Falco”, a Schiavonea di Corigliano,
ed ha solcato i più importanti circuiti del Sud Italia, tra i quali quelli di Martina Franca (Taranto), Porto Cesareo, Catanzaro.
Adesso, il giovane pilota coriglianese è in lizza per vincere il Campionato Regionale ACI-CSAI Kart Calabria, importante appuntamento che si terrà sabato 20 e domenica 21 settembre a Laureana di Borrello (Reggio Calabria). Una sfida che interessa non solo Alessandro Chiarelli ma l’intera comunità coriglianese, che a ben ragione può dirsi orgogliosa e fiera di questo suo valido concittadino che eccelle nel mondo dello sport, con un occhio sempre rivolto al sociale e alla solidarietà.
Un tempo, infatti, lo sport era solo per chi era “dotato fisicamente”. Fare sport era una prerogativa dei “fisicamente integri”, secondo i canoni olimpionici del XIX secolo di De Coubertin. Oggi, per fortuna, la situazione è cambiata. L’esempio è incarnato proprio da Alessandro Chiarelli, che il 23 dicembre del 2002, a causa di un incidente stradale, perde l’arto inferiore sinistro. Da allora, una protesi e tanta forza di volontà sono le sue compagne di vita, entrambe impiegate per rimettersi in gioco praticando una disciplina sportiva sempre più in voga: il kartismo.
“L’handicap – spiega Alessandro – è un qualcosa da superare, attraverso uno sforzo collettivo. E per farlo occorre costanza e impegno, lo stesso che noi disabili impieghiamo per recuperare gradualmente funzioni e movimenti. La mia, prima che una avventura, è una testimonianza, un invito a provare rivolto a tutti coloro che sono affetti da disabilità, perché lo sport è stimolante ed incoraggiante. Oltre al miglioramento della forma fisica, allo sviluppo cognitivo conseguente all’apprendimento motorio, vi è infatti un miglioramento dell’autostima”.
In bocca al lupo, Alessandro!
Corigliano Calabro, 10 settembre 2014