La “gestione” dei minori non accompagnati affidata dal sindaco Geraci all’associazione della Capalbo e di suo marito
Il dovuto rispetto verso la tragica morte del migrante appena diciassettenne Oumar Sangare, di nazionalità ivoriana, ha fatto passare in subordine ciò che oramai può considerarsi come il segreto di pulcinella nella Corigliano Calabro della malaccoglienza delle decine di cosiddetti minori non accompagnati sbarcati un paio di settimane fa nel porto cittadino.
Vale a dire quello relativo alla loro “gestione” – parola bruttissima – o meglio, relativo alla disposizione firmata dal sindaco Giuseppe Geraci, affidatario per legge dei giovanissimi migranti, per la “gestione” degli stessi minori.Una disposizione, quella del sindaco, che assegna – o meglio assegnava e vedremo perché – tale difficilissimo compito ad un’associazione di Morano Calabro, la “Marinella Bruno Onlus”, per un previsto rimborso spese non quantificato.
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