Si dibatte da tempo se sia l’ambiente, con le sue forze naturali, a determinare alcune scelte dell’uomo o sia l’uomo a plasmare l’ambiente, secondo gusto, necessità, bramosìa. Gli specialisti di geografia antropica osservano, registrano, comparano, tracciano, infine, il profilo di alcune dinamiche.
Nell’un caso o nell’altro lo scenario è triste ed una forma qualsiasi di riqualificazione appare improbabile. Con tal pensiero, il qual mi fa cattiva compagnia, entro in un vico e percorro la stradina che ne segue. Una donna soltanto s’affaccia, lì dove, tra faccende e schiamazzi, risuonavano, un dì, le ore e la vita. Mi sovviene quel Sofocle dell’Antigone: non è più una città quella, popolata da una sola persona.