Con l’invecchiare della popolazione, in proporzione, con l’aumento degli anziani crescono i disturbi tipici dell’età quali la riduzione dell’udito, definita “presbiacusia”. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale, perciò si tende a non considerarla come una patologia vera e propria, ma soltanto un segno fisiologico dell’ invecchiamento, un normale passaggio della vita nel suo svolgersi.
Circa metà delle persone anziane con più di 75 anni accusa un certo grado di perdita delle funzioni uditive. La perdita dell’udito è una condizione invalidante per le persone che ne soffrono, con possibili conseguenze anche sulla loro qualità della vita. I problemi all’apparato uditivo dell’anziano sono stati i principi ispiratori della nuova iniziativa, in campo medico, voluta dal presidente del centro socio-culturale di Corigliano Scalo, Domenico De Biase, nonché da parte di tutti gli iscritti allo stesso centro. La perdita di udito si manifesta gradualmente nel tempo. Per lo più si ha difficoltà a percepire i toni più acuti (cinguettio, campanello della porta, suono del telefono). Col peggiorare dei sintomi, si perde anche la difficoltà a percepire i suoni di tono basso (rombo di motore). “Nei giorni scorsi – afferma il presidente Domenico De Biase – presso la sede del centro la dottoressa Maria Romeo ha visitato una ventina di nostri soci, svolgendo un accurato esame dell’udito. Dopo l’incontro con l’urologo dott. De Luca, noi tutti abbiamo voluto questo altro appuntamento con la medicina, e riteniamo che controllare le condizioni del nostro udito sia un dato molto importante per la nostra salute. Ecco perché vorrei ringraziare la dottoressa Romeo per la sua professionalità e disponibilità. Inoltre colgo l’occasione – afferma ancora De Biase – per ricordare che dal 25 dicembre al 10 gennaio scorso alcuni anziani del nostro centro hanno svolto il servizio di vigilanza presso il parco comunale Fabiana Luzzi. Tutto ciò è stato possibile grazie all’accordo che abbiamo avuto con l’assessore Benito Apicella. Questa nostra presenza al parco – conclude il presidente De Biase – è la testimonianza viva di come gli anziani siano una risorsa e non un peso per la società”.