Luigi Abbruzzese ha richiesto il rito abbreviato insieme ad altri quaranta coindagati
Una raffica di richieste d’essere giudicati col rito abbreviato, formulate al cospetto del giudice per l’udienza preliminare distrettuale di Catanzaro, Carlo Saverio Ferraro, ha caratterizzato l’udienza preliminare di ieri nei confronti degl’indagati nell’ambito della maxinchiesta antimafia “Gentleman”. Sui capi dei quali pende la richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Saverio Vertuccio, per decine d’imputazioni che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Sono quarantacinque complessivamente gl’incriminati, una trentina dei quali destinatari dell’ordinanza di fermo eseguita all’alba dello scorso 16 febbraio nel corso d’un maxiblitz da parte del Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) di Catanzaro e del suo Servizio centrale (Scico) di Roma, sotto le direttive della stessa Direzione distrettuale antimafia catanzarese, tra Cassano Jonio e Corigliano Calabro.
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