Non troveremo mai la verità, e non saremo liberi se non siamo anche disposti ad accettare anche quello che non ci aspettavamo di trovare. Un antico saggio diceva: prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire. Affermiamo ciò perché da qualche giorno stiamo assistendo ad un mortificante ed avvilente teatrino a “colpi” di comunicati stampa dove, ed è questo l’aspetto che più preoccupa, il protagonista è l’ufficio stampa del Comune di Corigliano.
Con la scusa di “rintuzzare” informazioni che, secondo il Comune, non sono vere, vengono vergati comunicati stampa che di comunicazione istituzionale non hanno un bel niente. Nelle note stampa dell’amministrazione comunale si fa a gara a trovare il termine più pesante affinché “l’avversario” subisca un vero e proprio dileggio personale. Ma tutto ciò chiediamo al sindaco Geraci è ancora tollerabile ? E’ possibile andare avanti in questo modo, impegnando soldi pubblici per pagare l’addetto stampa, impegnato a duellare con parte della stampa, invece di informare la città su quello che fa questa amministrazione o quello che eventualmente vuole fare ? Ci consenta Sindaco Geraci l’amministrazione da lei diretta in questa vicenda ne sta uscendo davvero con le ossa rotte, soprattutto perché ci par di capire che l’esecutivo soffra di un grave deficit di tolleranza e di rispetto per le idee ed il lavoro degli altri. Francamente noi non sappiamo se gli altri giornalisti di Corigliano condividono questo atteggiamento antidemocratico e di fastidio verso chi ha deciso di informare i propri lettori secondo una propria metodologia, magari non dando spazio ai comunicati del comune che, ad onor del vero, nella maggior parte dei casi rientrano nella categoria della propaganda fine a se stessa. Noi siamo convinti che tutta la stampa locale non direttamente coinvolta in questa squallida diatriba, sia sicuramente amareggiata nel leggere che lei Sindaco si prodighi a fare il suo difensore d’ufficio. Purtroppo, ed è questa la nostra amara considerazione, oggi accanto a tutte le deficienze e inadeguatezze di cui soffre l’amministrazione comunale in carica, oggi dobbiamo aggiungere anche un ingiustificato e, per certi versi, pericoloso atteggiamento antidemocratico e intollerante nei confronti di chi, liberamente, vuole esprimere un giudizio negativo sull’operato dell’esecutivo. A questo punto non sappiamo se le note vergate negli ultimi giorni dall’amministrazione rispecchino in pieno l’opinione di tutti i suoi componenti, oppure il “suggeritore” abbia ormai campo libero nello scrivere tutto quello che vuole, ma certamente riteniamo che per il bene di questa città è ora di finirla con questo squallido e mortificante teatrino che sta ricoprendo di ridicolo la Casa comunale.
Antonio Gorgoglione
Segretario Cittadino Partito Rifondazione Comunista