Preoccupazione per ciò che attiene i tempi di realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, soprattutto alla luce della recente inchiesta degli appalti Anas, che ha visto coinvolti, tra gli altri, la società Tcnis Spa, la società aggiudicataria dei due appalti degli ospedali della Sibaritide e di Gioia Tauro, viene espressa in una nota stampa dal sindaco Giuseppe Geraci.
“Le preoccupazioni che ebbi già modo di manifestare pubblicamente e di spiegare in occasione della conferenza stampa di fine 2014 al castello ducale, circa le incertezze sulla dilazionata decorrenza dei termini dalla stipula del contratto con la società aggiudicataria – afferma Geraci – vengono oggi tanto indirettamente quanto gravemente confermate dalle notizie sull’inchiesta nazionale Anas. Nonostante le rassicurazioni più volte pervenute alle due amministrazioni comunali dell’Area Urbana Corigliano-Rossano, è allarmante il quadro emerso nella giornata di giovedì e che coinvolge anche la Tecnis Spa. Come è noto il contratto per il nuovo ospedale della Sibaritide – sottolinea il sindaco – è stato firmato un anno fa, ma senza l’obbligatoria e contestuale firma del protocollo di legalità. I termini per la presentazione del progetto definitivo dell’opera, che tutto il territorio attende perché destinata ad azzerare il deficitario gap di offerta sanitaria locale, non sono quindi mai partiti. È necessario, a questo punto, che su questa partita troppo importante per la Sibaritide si apra un confronto sereno, franco ma quanto mai urgente con la regione Calabria, per condividere ogni criticità e soprattutto per individuare insieme tutte le soluzioni più opportune, sia in vista della realizzazione dell’opera, sia – lo ribadiamo – sul governo dell’emergenza sanitaria contingente che, rebus sic stantibus, – così termina Geraci – non può essere sottaciuta o congelata nell’eventualità, ormai non più tanto remota, che i tempi già dilatati possano subire ulteriori ed inaccettabili ritardi sine die”.
Giacinto De Pasquale